Il flusso dei disperati al confine sino-nordcoreano

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di Luigi Medici  COREA DEL NORD – Pyongyang 25/10/20916. Le autorità nordcoreane hanno rafforzato la sicurezza ai confini per bloccare le defezioni dopo le recenti inondazioni nella regione del Nord Hamgyong. Allo stesso tempo, il governo cinese sta lavorando per bloccare i disertori nordcoreani e ha iniziato la ricostruzione di una protezione di filo spinato danneggiata dalle inondazioni.

Si tratta di misure speculari tese a limitare l’apertura del confine creata dal disastro naturale di settimane fa e che ha permesso ad un certo numero di cittadini nordcoreani di passare il confine ed entrare in Cina; e nel contempo ha permesso che una serie determinata di traffici illegali, come quello di droga, avessero mano libera nell’area. Adesso Pyongyang ha intensificato la presenza militare per tamponare il flusso di uomini e merci stringendo le maglie della sicurezza, mentre dal lato cinese Pechino sta cercando di ricostruire a tempo di record le recinzioni frontaliere, trovando anche altre misure per dissuadere le popolazione locale dal  fornire qualsiasi tipo di assistenza ai fuggitivi nordcoreani.

Il governo cinese ha, infatti, assegnato il lavoro ai residenti nelle zone di confine, riporta Daily Nk, per accelerarne la ricostruzione. Pechino ha anche fatto installare degli striscioni nella regione di confine in cui si avvertono i sulle multe di 500 smb per chi aiuta i disertori (nella foto). Inoltre le autorità cinesi hanno chiaramente detto che aiutare i fuggiaschi nordcoreani è un reato, perseguibile dalle autorità.

Le autorità locali cinesi avrebbero urgenza di terminare i lavori, al fine di evitare potenziali problemi di sicurezza legati ai disertori, poiché la situazione economica della Corea del Nord si è deteriorata nelle regioni di confine, creando un flusso costante di nordcoreani che attraversano il fiume.