America Latina, crescono gli investimenti esteri

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ARGENTINA – Buenos Aires. 15/5/13. Secondo il documento presentato ieri dalla Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL), nell’ambito delle Nazioni Unite (ONU), per il terzo anno consecutivo, i paesi della regione hanno continuato ad attrarre flussi crescenti di investimenti diretti esteri (IDE).

Il risultato conseguito nel 2012 è stato significativo perché si è verificato in un contesto di marcata riduzione internazionale dei flussi di investimento globali. In questo contesto, la performance di Argentina è stata particolarmente positiva, nonostante lo scambio e le restrizioni alle importazioni che ha spinto il governo nazionale e la “perdita di competitività” denunciato da alcuni settori di attività e consulenti privati. Secondo l’agenzia, in Argentina, lo scorso anno son entrati 12.551.000 di dollari in investimenti esteri diretti, pari al 7,23% del totale ricevuto nella regione e 2,3% del PIL, un aumento del 27% rispetto a quanto ricevuto nel 2011 (9,882 milioni di dollari, la cifra più alta finora) In termini di crescita, l’Argentina è stata seconda solo al Perù e Cile, in Sud America, che hanno registrato rispettivamente un aumento del 49% e 32%, nel 2012. 

In termini di grandezze assolute, il Brasile è stata la principale destinazione degli IDE nella regione (US 65.272 mila dollari nel 2012), seguita da Cile (30.323.000).

Poi a seguire le economie con investimenti tra 12.000 e 16.000 milioni di euro: Colombia (che ha ricevuto erogazioni 15.823 mila), Messico (12.659.000), Argentina (12.551.000) e Perù (12.240 milioni di euro). Molto più in basso Venezuela, Uruguay, Costa Rica, Panama e Repubblica Dominicana, con redditi tra 2.000 e 3.600 milioni di dollari nel 2012 a IDE.