IDB: seguire il modello Corea del Sud

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 24/03/2014. La Banca Interamericana di Sviluppo ritiene che l’America Latina abbia molto da imparare dalla Corea del Sud e ha indetto un forum per discutere di come in 60 anni, la nazione asiatica sia riuscita a passare da uno dei paesi più poveri del mondo ad uno dei più prosperi.

«In Corea del Sud, tra il 1961 e il 1993, il tasso di povertà è passato dal 48,3 per cento al 7,6 per cento», Federico Basañes dirigente della Bis. Basañes ha osservato che «nel 1980, 15 paesi dell’America Latina e dei Caraibi avevano un Pil pro capite superiore di quello della Corea del Sud», ma ora «nessun paese della nostra regione supera la Corea del Sud». Il miracolo della Corea del Sud è stato e continua ad essere studiato da numerosi economisti, soprattutto in America Latina. Ecco perché, per la sua riunione annuale (6-29 marzo, nella città sudcoreana di Busan), Bis ha organizzato un forum in cui sarà studiato il modello economico della nazione asiatica. Nel forum verranno presentati 12 studi, preparati sia in Corea del Sud che America Latina, che riguarderanno cinque aree, dalle energie rinnovabili alle città sostenibili, per confrontare idee ed esperienze. L’agenzia Efe riporta una interessante intervista a Mauricio Moreira, capo consigliere economico per il commercio e l’integrazione della Bis, in cui analista Bis afferma che mentre l’America Latina e i Caraibi hanno molto da imparare dall’esperienza della Corea del Sud, il suo modello di sviluppo non può essere trapiantato nella sua interezza. «È pericoloso pensare che sia possibile copiare completamente il modello. Il mondo è diverso, le condizioni nazionali differenti. Gli economisti hanno discusso l’argomento per più di 30 anni e ancora non sono giunti a una conclusione», ha detto Moreira. Moreira ha identificato le due aree principali dell’economia sudcoreana che hanno portato alla sua esplosione economica: «Il commercio per primo. La Corea del Sud ha compreso presto, nel 1960, che il commercio poteva essere un potente strumento per guidare la crescita. Ha cercato, come l’America Latina, di limitare le importazioni, ma ha visto che doveva aprirsi per poter esportare». Il secondo fattore, che secondo Moreira spiega il miracolo economico della Corea del Sud e il ritardo dell’America Latina e Caraibi, è l’educazione: «È impressionante. La priorità data all’istruzione fin dall’inizio del processo di industrializzazione è fantastica. Ed è un dato culturale: l’importanza data allo studio, all’università, è difficile da trovare in America Latina», ha detto. Per l’economista, in America Latina è stato fatto il contrario: «Si è deciso di proteggere le industrie senza fare uno sforzo per creare capitale umano in quei settori. Il risultato è stato che abbiamo avuto molte industrie non competitive, perché non abbiamo avuto del personale all’altezza del compito».