La CPI raccoglie prove contro ISIS

80

PAESI BASSI – L’Aja 14/12/2014. La Corte penale internazionale (Cpi) sta raccogliendo prove sui mujahedidn dello Stato islamico provenienti da Giordania, Tunisia e dai Paesi europei, in vista di una potenziale incriminazione per di crimini di guerra.

Lo ha annunciato il procuratore Fatou Bensouda dalle colonne dell’agenzia Sputnik. «Non è un’inchiesta, non è un procedimento penale, è solo una raccolta di informazioni», ha detto Bensouda.

Il procuratore capo ha sottolineato che le informazione dovranno essere valutate con attenzione prima di qualsiasi azione penale.

«La strategia sarà di monitorare il livello medio e poi passare gradualmente a quelli più elevati», ha detto Bensouda. L’ufficio del procuratore della Cpi ha ricevuto dati da Libano, Tunisia e Giordania. Una commissione delle Nazioni Unite ha accusato lo Stato islamico di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per le tattiche brutali usate come l’omicidio, la riduzione in schiavitù, lo stupro e la schiavitù sessuale.

La Cpi non ha giurisdizione su Iraq o Siria, ma Giordania, Tunisia e i paesi europei sono membri della corte e dei loro cittadini sono oggetto di procedimento penale dal tribunale, in determinate circostanze.

CONDIVIDI
Articolo precedenteLo Stato Islamico
Articolo successivoUna caraibica all’UNAT