Ibm non ha mai collaborato con l’Nsa

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STATI UNITI D’AMERICA – New York 18703/2014. L’International Business Machines Corporation (Ibm) ha assicurato che non ha fornito i dati della sua clientela alla Nsa ed è pronta a portare ingiudizio chiunque volesse affermarlo.

Robert Weber , vice presidente senior di Ibm per le questioni legali, ha scritto un post sul blog aziendale in risposta alle domande dei clienti circa la sicurezza dei loro dati e su come l’azienda avrebbe reagito in risposta ad eventuali richieste del governo.

Weber ha detto che Ibm non fornisce e non ha fornito alcun dato al la National Security Agency nell’ambito del programma Prism. Ha detto che non c’erano “backdoor” nei loro prodotti che potessero consentire al governo o alle agenzie di spionaggio di accedere al codice sorgente del software o alle chiavi di crittografia che consentano l’accesso ai dati dei clienti.

Per i clienti al di fuori degli Stati Uniti, Weber ha detto che il governo dovrà «passare attraverso canali legali riconosciuti a livello internazionale, come le richieste di assistenza ai sensi dei trattati internazionali». Ha aggiunto che la società avrebbe sfidato qualunque governo che volesse usare le maniere forti.

Altre aziende di alta tecnologia hanno provveduto a rassicurare i propri clienti sulla sicurezza dei dati sulla scia delle rivelazioni fatte da Edward Snowden. Microsoft ha detto ai clienti sparsi in tutto il mondo, a dicembre 2013, che si sarebbe impegnata a informarli di eventuali richieste relative ai propri dati e che avrebbe portato in tribunale chiunque avesse violato questa prassi.

Yahoo e Google hanno annunciato il rafforzamento della cifratura dei loro servizi .