I numeri di Blue Sea Land 2016

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di Redazione  ITALIA – Mazara del Vallo 12/10/2016. I numeri forniscono la prova del successo di Blue Sea Land 2016, l’Expo internazionale dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu in collaborazione con la Regione Siciliana, col patrocinio di Ministero degli Esteri, Ministero delle Politiche Agro-alimentari e Forestali, Ministero dello Sviluppo Economico.
«Si è registrata» sottolinea il Presidente del distretto Produttivo della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo «la presenza nel corso delle giornate dell’Expo Blue Sea Land di: 7 Ministri; 2 Vice Presidenti di Parlamenti; 31 Ambasciatori di Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente; 3 Assessori regionali; 24 Sindaci; 3 Presidenti di Camere di Commercio; 27 Direttori Generali; oltre 350 Imprese; 85 Buyers e circa 1500 incontri B2b. Nella quattro giorni si sono registrati oltre 100 mila visitatori; difficile trovare un posto letto negli alberghi e b&b del territorio».
Anche la quinta edizione di Blue Sea Land, a Mazara del Vallo dal 6 al 9 ottobre, si è chiusa con un momento di altissimo valore simbolico qual è quello della recita dell’invocazione Rotariana per la Pace e che ha visto la presenza di rappresentanti di diversi religioni, autorità civili e militari e molti cittadini, nella ormai ribattezzata “piazza blu”, il piazzale compreso fra la chiesa di San Francesco e la moschea Ettakwa, nel centro storico mazarese. «L’obiettivo di Blue Sea Land è di aggregare i popoli e di farli dialogare. La Casbah di Mazara del Vallo, ove convivono pacificamente maghrebini, slavi e italiani, è il luogo ideale dal quale lanciare un messaggio di pace e di fratellanza», ha detto Tumbiolo. Il vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero, ha sottolineato: «Le religioni aderiscono a Dio che è uno solo. Le religioni, spesso strumentalizzate per attaccare le persone e la pace, non sono contro nessuno. La religione è contro le guerre, contro la povertà. Contro tutto ciò che è negazione dell’uomo diventa negazione di Dio».
L’imam di Catania Abdelhafid Kheit ha aggiunto: «Questa piazza è dedicata a San Francesco, il Santo del dialogo fra i popoli. È significativo che oggi siamo qui tutti insieme per invocare la pace». Alla preghiera hanno partecipato anche Abdellah Redouane, segretario Generale del centro Islamico culturale d’Italia. Abdelfattah Mouru, vicepresidente del parlamento tunisino, ha dichiarato: «L’Europa ci ha aperto le porte e ci ha dato la possibilità di vivere e di essere liberi. Voi musulmani vi dovete comportare come tali, in accordo come professava Maometto; ciò significa rispettare la nazionalità dei fratelli divulgando amore verso gli altri».