Nuove violenze Hutu nel Congo

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STATI UNITI D’AMERICA 10/02/2016. Almeno 21 persone sono state uccise, 40 ferite e decine di case bruciate in attacchi durati tutto il recente week-end colpendo popolazioni a hutu nell’est della Repubblica Democratica del Congo.

La denuncia dell’aumento della violenza etnica è arrivata dall’Onu il 8 febbraio.
Gli attacchi sono stati l’ultima serie di schermaglie tra Hutu e altri gruppi local, intensificatesi dal gennaio scorso, quando il Fdlr, milizie ruandesi Hutu che operano nel Congo orientale, sono state accusate dalle autorità di aver ucciso almeno 14 persone di etnia Nande nella provincia del Nord Kivu.
Gli attacchi più recenti sono stati effettuati da membri di due milizie, la Uadi, a maggioranza Nande, e la Ndc, in gran parte composta da Nyanga, altro gruppo etnico locale.
Il combattimento ha raggiunto un livello allarmante per l’Onu e potrebbe scalare in «violenze su larga scala» nella regione, afferma l’Onu in un comunicato; le Nazioni Unite hanno denunciato saccheggi, rapimenti e stupri nel corso degli ultimi giorni.
Rivalità etniche, invasioni straniere e la concorrenza per la terra ricca di minerali rari hanno alimentato il conflitto tra decine di gruppi ribelli del Congo nel corso degli ultimi due decenni. Le tensioni sono continue tra le comunità hutu e quelle vicine da quando l’esercito del Congo ha lanciato un’offensiva nel 2015 contro il Fdlr.

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