CINA – Hong Kong 28/12/2015. Molti uomini di Hong Kong sono preda di truffe legate alle chat sessuali. Ha lanciato l’allarme la polizia della città dopo aver registrato una impennata nel numero di casi di ricatto cybersex nel 2015.
L’ufficio Cybersecurity della polizia ha messo in guardia gli uomini e a non togliersi i vestiti durante le video chat sessuali, in quanto rischiano di dover vedere i loro videoclip erotici su internet se non avessero pagato.
Sean Lin, ispettore capo della polizia citato dal South China Morning Post, ha commentato i dati più recenti, secondo cui ci sono stati 766 casi di sextortion nei primi nove mesi del 2015; quasi tutte le vittime erano di sesso maschile, di età compresa tra i 14 e i 66 anni.
Un incremento di più del 50 per cento, e 12 volte in più rispetto ai 60 casi segnalati in tutto il 2012; un guadagno di 2 milioni e 600 mila dollari di Hong Kong per le sextortion, rispetto al 2014 che ne aveva registrato un milione e 600mila.
La maggior parte delle truffe sono gestite da bande del sudest asiatico che hanno creato account social media su cui campeggiano donne asiatiche come specchietto per le allodole.
I truffatori invitavano le vittime ad attività cybersex via webcam, durante la quale la donna si spogliava per convincere la vittima a fare lo stesso; la vittima, però, afferma la polizia non sapeva che il video dal vivo non era altro che un videoclip pre-registrato preparata dalle bande; in realtà la vittima si spogliava di fronte a un gruppo di malfattori che registravano e minacciavano di far circolare i video in rete salvo pagamento.
Non è la prima volta che la polizia di Hong Kong disarticola reti di sextorsion. Nel maggio del 2014, la polizia delle Filippine arrestò 58 persone coinvolte in un giro di sextortion globale che aveva colpito oltre 600 abitanti di Hong Kong in paio di anni.
L’operazione filippina era stata condotta in coordinamento tra le forze di polizia cinesi, quelle filippine e l’Interpol; le vittime provenivano da ogni parte del mondo, tra di esse un adolescente scozzese, suicidatosi dopo essere stato ricattato.