Hong Kong nel cuore dei Balcani

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di Antonio Albanese CINA – Chengdu 05/11/2016. Milorad Dodik, presidente della Republika Srpska (la Repubblica serba di Bosnia ed Erzegovina, una delle entità della Bosnia ed Erzegovina, BiH. L’altra è la Federazione di Bosnia ed Erzegovina), è in visita ufficiale in Cina. Si tratta di una visita di 10 giorni per partecipare alla Fiera Internazionale della Cina occidentale, dove rimarrà fino al 14 novembre.
Dodik, riporta BalkanInsight, sta effettuando questo viaggio alla ricerca di sostegno finanziario, vista la precaria situazione finanziaria del paese: nell’ultimo mese, la Republika Srpska ha tenuto due aste del Tesoro, guadagnando 28 milioni di euro, per colmare i buchi di bilancio.
A settembre scorso, il Fondo Monetario Internazionale ha concesso alla BiH un prestito triennale di 553,3 milioni di euro per sostenere il suo programma di riforme economiche; e la Bosnia ha subito ottenuto 79,2 milioni euro utilizzati per coprire le falle nel bilancio in vista delle elezioni locali di ottobre.
I dati del governo bosniaco riportano che il debito interno della Republika Srpska ammontava alla fine del 2015 a 664,7 milioni di euro.
L’indebitamento interno, il mix tra i debiti delle istituzioni statali e delle imprese sta aggravando la dimensione del debito interno del paese.
La presidenza Dodik, il 3 novembre, ha rilasciato una dichiarazione in cui si dice che la provincia cinese del Sichuan era interessata alla creazione di zone economiche speciali nella Republika Srpska.
Secondo la presidenza Dodik, la Republika Srpska potrebbe creare una Zes su siti di 20 chilometri quadrati, con un proprio sistema interno di trasporto e di energia elettrica, gas, fognature e acqua, dove gli investitori cinesi potessero aprire attività un negozio. Una sola di queste Zes potrebbe impiegare 30mila persone; anche se gli scettici affermano che se Pechino dovesse abitare una Zes in Republika Srpska, impiegherebbe lavoratori cinesi e non locali; lo stesso per le altre forniture.

Per Dodik si tratterebbe di una sorta di Hong Kong nei Balcani; «Sosteniamo con forza la creazione della Via della Seta, proposta dal presidente cinese Xi Jinping, in maniera da consentire il miglioramento delle relazioni tra i paesi lungo la Via, al fine di migliorarne lo sviluppo», ha detto Dodik, all’apertura della manifestazione, riporta l’agenzia Srna.

Dodik ha poi ricordato le forme concrete di cooperazione tra Cina e Republika Srpska: con l’aiuto di investimenti cinesi, è stata messa in funzione la centrale termica di Stanari per la cui costruzione la Dong Feng Electric Corporation, ha assunto circa mille locali. La società ha sede proprio a Chendgu, nella provincia di Sichuan. Dodik e il governatore della provincia di Sichuan, Yin Lin, hanno già concordato, prosegue l’agenza, i primi passi nella firma di un accordo di cooperazione tra i due enti.

Inoltre, Dodik ha detto che grazie all’Istituto Confucio a Banjaluka, che dovrebbe essere aperto alla fine dell’anno, sarà più facile lo scambio di docenti e studenti e liberalizzare i progetti di ricerca: «Quest’istituto è molto importante dal punto di vista economico per il sostegno che può dare alla cooperazione economica, allo scambio internazionale, a cultura, tradizione e lingua».

La Republika Srpska farebbe anche affidamento sulla Cina per il sostegno a progetti energetici: a giugno, il ministero dell’Energia locale ha firmato un MoU per la costruzione di una centrale termoelettrica da 300 Mw, la Gacko 2 con le aziende cinesi Cmec e China Poly Group; recentemente la presidenza Dodik ha detto che lo stesso progetto era in discussione anche con Dongfang Electric Corporation, società coinvolta nel progetto della centrale termoelettrica da 300 Mw di Stanari.
A gennaio 2016 , il ministero dei Trasporti della Republika Srpska ha annunciato la firma di un altro MoU con il China Shandong International Group: si tratta di un memorandum d’intesa su cooperazione economica e tecnica per l’attuazione diversi progetti infrastrutturali, tra cui la prima tranche dell’autostrada Banja Luka-Prijedor-Novi Grad.