HONG KONG. Londra accetta chi fugge e Pechino minaccia rappresaglie

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Milioni di residenti di Hong Kong che cercano di lasciare la città stanti le restrizioni create dalla nuova legge cinese sulla sicurezza nazionale sono ora in grado di presentare domanda per vivere e lavorare in Gran Bretagna.

Il 31 gennaio, Londra ha iniziato ad accettare le domande dai residenti di Hong Kong che desiderano trasferirsi e viaggiare sotto quello che è noto come un passaporto British National Overseas, o Bno. Questa politica dà ai residenti di Hong Kong la possibilità di trasferirsi in Gran Bretagna, con la possibilità di avere la cittadinanza dopo cinque anni. La reazione a Pechino è stata rapida. Solo poche ore dopo che Londra ha rilasciato i dettagli dell’iter delle domande il 29 gennaio, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha detto: «La Cina non riconoscerà più il passaporto Bno come un documento di viaggio valido o per l’identificazione, e ci riserviamo il diritto di prendere ulteriori azioni», riporta VoA.

Il Global Times ha criticato la decisione della Gran Bretagna, respingendo qualsiasi effetto significativo per la Cina di un esodo da Hong Kong, mentre critica Londra definendola una marionetta degli Stati Uniti.

Il Regno Unito non mostra ha intenzione di regolare la sua politica verso la Cina come quello che altri membri della Five Eyes Alliance, come gli Stati Uniti e l’Australia, stanno tentando di fare e sarà più offensivo e continuerà a causare problemi.

In futuro, finché la Cina continuerà ad applicare la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, ci potranno essere più frizioni tra Cina e Regno Unito, e non solo a Hong Kong.

Londra prevede di inviare la sua portaerei Hms Queen Elizabeth nella regione Asia-Pacifico e persino nel Mar Cinese Meridionale nel corso del 2021. Secondo l’annuncio del Dipartimento del Commercio Internazionale del Regno Unito, il paese ha anche chiesto di aderire alla Comprehensive and Progressive Trans-Pacific Partnership.

Maddalena Ingrao