HONG KONG. Big data in cucina

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Deliveroo, nota società di distribuzione di alimenti, ha lanciato una nuova campagna sperimentale a Hong Kong, che consente ai ristoranti di gestire mini cucine dedicate che possano soddisfare le esigenze di un maggior numero di clienti in tutta la città, riporta Scmp. Chiamato “Deliveroo Editions”, il concept attualmente ospita sei ristoranti popolari sulla piattaforma Deliveroo.

Ad ogni ristorante è assegnato uno spazio in cucina, che Deliveroo ha attrezzato con fuochi, frigoriferi e stoviglie. Ciò significa che i ristoranti devono solo investire nella manodopera e negli ingredienti necessari, senza il rischio di ridurre il proprio spazio cucina.

In cambio, Deliveroo prenderà una commissione dagli ordini effettuati ai ristoranti su Deliveroo Editions.

Deliveroo – Hong Kong ha fatto sapere che la società aveva accumulato un sacco di dati sulle preferenze dei clienti, si tratta di preferenze degli ordini all’interno di ogni area.

Sulla base di questi dati, Deliveroo Editions può portare nei ristoranti specifiche richieste dai clienti, e anche i ristoranti che operano al di fuori di Editions possono fare riferimento ai dati della clientela per determinare se ha un futuro commerciale aprire una nuova cucina per servire un’altra base di clienti, normalmente fuori dalla sua gamma di clientela.

Attraverso le grandi dimensioni di dati si possono corroborare le ipotesi gastronomiche future, intercettare cosa avrà successo o meno all’interno di un’area basata sui modelli di acquisto precedenti. Alcuni ristoranti di Singapore e Londra, prosegue il quotidiano di Hong Kong, che già operano al di fuori di Deliveroo Editions hanno visto un aumento fino al 500 per cento del loro fatturato. La piattaforma Deliveroo Editions offre in pratica ai proprietari di ristoranti la possibilità di sperimentare nuovi concetti di ristorante e ristorazione.

Quella di Hong Kong è la prima di una catena di Deliveroo Editions che verranno diffuse in altri paesi e contesti gastronomici. 

Per la società, questa iniziativa segna una tendenza a lungo termine nell’industria alimentare e delle bevande. Tra i primi aderenti c’è un ristorante italiano, il 208, e il ristorante ha detto di poter così raggiungere una clientela distante dalla sede.  Deliveroo, infatti, in questo caso ha costruito la cucina, mentre il ristorante non ha fatto ulteriori investimenti se non la manodopera e gli ingredienti in un ottica di rischio condiviso. 

Graziella Giangiulio