Caro affitti a Hong Kong

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CINA – Hong Kong- 23/07/2013. Ad Hong Kong molti negozi chiudono, schiacciati dagli affitti troppo elevati. Chiudono gli alimentari, le case da tè e i fornitori di pasta, che danno alla città il suo carattere unico.

Chiudono perché i proprietari non riescono a pagare i canoni di affitto, due volte più elevati di quelli di New York e quattro volte quelli di Londra. La popolazione inizia a chiedersi se la perdita di queste piccole imprese possa alterare il tessuto sociale della città e il suo spirito imprenditoriale, perché la vera Hong Kong è fatta di imprese locali che si rivolgono ai gusti locali, secondo quanto sostiene il presidente del Fung Global Institute, Andrew Sheng. 

Bbc News riporta alcune testimonianze di vittime del caro affitti: Patty Ho e il marito, proprietari del ristorante Ho Hung Kee, a pochi passi da Russell Street, alla fine di maggio, dopo 39 anni, hanno chiuso la loro attività. Non potevano più permettersi l’affitto “da pazzi”, dice la signora. Non lontano un altro negozio di pasta tradizionale ha chiuso nel mese di febbraio, attirando lunghe code di turisti e residenti desiderosi di un ultimo pasto nei giorni precedenti la chiusura.

In realtà, l’aumento degli affitti non è nulla di nuovo per Hong Kong; il mercato immobiliare della città è stato per lungo tempo tra i più costosi al mondo. Jennifer Cheung, che ha chiuso la sua attività di scarpe di cuoio personalizzate dopo otto anni, ha sollevato un’altra questione, quella della combinazione di affitti troppo elevati e contratti di locazione troppo brevi (di due o tre anni contro i cinque/dieci anni di Londra). La signora Cheung sostiene di aver avuto un tempismo perfetto, iniziando otto anni fa con un contratto inferiore a tremila dollari al mese; ora, se si firma un contratto, è almeno di un milione di dollari all’anno. A fronte di un aumento del 60 per cento del canone di affitto e di problemi personali, Jennifer Cheung ha deciso di rilanciare la sua attività online, sicura della sua nicchia di clienti. 

I locali lasciati dai negozianti rimangono spesso vuoti, ma nonostante questo, Joe Lin, senior director dei Servizi di vendita al dettaglio presso Cbre Group, ci dice che gli affitti elevati della città non cambieranno nel breve periodo e i piccoli imprenditori indipendenti continueranno a essere sfollati per un pò.