HIMALAYA. Cina e India concordano il ritiro dei soldati: cooperazione e non scontri armati

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La Cina e l’India hanno sottolineato la necessità di ritirare le truppe da una zona di scontro sul loro confine per far progredire le relazioni bilaterali.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il suo omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar hanno discusso le tensioni sul loro confine himalayano a margine della conferenza Sco, sulla sicurezza regionale a Dushanbe.

«La comunicazione tra i dipartimenti diplomatici e militari dei due paesi è stata seria ed efficace, e la situazione al confine tra i due paesi si è generalmente sviluppata nella direzione della distensione», ha dichiarato il 17 settembre, il ministero degli Esteri cinese, citando Wang; «Si spera che la parte indiana incontri la parte cinese a metà strada per promuovere la continua stabilità della situazione (…) È necessario consolidare i risultati del disimpegno delle forze in prima linea e rispettare rigorosamente gli accordi e il consenso raggiunto tra i due paesi», riporta Scmp.

Wang ha detto che la Cina e l’India non dovrebbero porre minacce l’una all’altra, e dovrebbero espandere la cooperazione per assicurare che i legami siano su un binario sano. Jaishankar ha detto di aver discusso le tensioni di confine nell’incontro: «Discusso il disimpegno nelle nostre zone di confine. Ha sottolineato che il progresso in questo senso è essenziale per il ripristino della pace e della tranquillità, che è la base per lo sviluppo dei legami bilaterali», ha detto su Twitter.

Senza dare dettagli, Jaishankar ha detto che ha anche discusso con Wang i recenti eventi globali. Indiani e cinesi si sono scontrati sull’Himalaya occidentale nel giugno dello scorso anno, quando il confronto è esploso e i soldati di entrambe le parti si sono scontrati: almeno 20 soldati indiani e quattro cinesi sono morti negli scontri.

È stata la schermaglia più mortale dalla guerra di confine del 1962 e si è sviluppata rapidamente in uno stallo militare. Entrambe le parti hanno aumentato la costruzione di infrastrutture e inviato truppe ed equipaggiamenti extra nella regione.

I comandanti militari hanno tenuto diversi colloqui in seguito e le forze si sono ritirate da alcune sezioni del confine. Le due parti hanno tenuto 12 round di negoziati e il 13° round dovrebbe tenersi presto.

Antonio Albanese