Hacker militari cinesi violano segreti industriali USA

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STATI UNITI – Washington.  A quanto si apprende dal Comitato per i Servizi Armati del Senato degli Stati Uniti in un’indagine durata un anno, hacker associati con il governo cinese hanno violato con successo i sistemi informatici del Transportation Command (TRANSCOM) almeno 20 volte.

Le accuse sono emerse mercoledì a quattro mesi dalla vicenda. Gli hacker militari cinesi incriminati sarebbero 5 e l’accusa sarebbe di furto di segreti aziendali. Il rapporto del Senato, 52 pagine in tutto, copre un periodo di un anno dal 1 ° giugno 2012 al 30 maggio 2013, e ha trovato circa 50 intrusioni in appaltatori civili di TRANSCOM, che è responsabile dello spostamento di truppe USA e attrezzature militari in tutto il mondo. Almeno 20 di queste intrusioni sono state ritenute di successo e considerate da un ‘Advanced Persistent Threat (APT),’ abbastanza sofisticate per essere associate a governi stranieri. 

Il Presidente del Comitato, il senatore Carl Levin del Michigan, ha detto che queste intrusioni «sono ulteriori prove che la Cina compie azioni aggressive nel cyberspazio». Levin ha detto che i risultati «sono un monito, dobbiamo meglio proteggere i sistemi strategicamente significativi dagli attacchi». Un problema quello degli attacchi cyber sempre più discusso. Da quando cioè si è dato in outsourcing, ad aziende private, il lavoro che prima veniva fatto internamente, agli apparati di sicurezza. La relazione ha rilevato che un’intrusione in un appaltatore TRANSCOM tra il 2008 e il 2010 ha compromesso e-mail, documenti, password utente e codici informatici. E ancora nel 2010 grazie ad una violazione informatica sono stati sottratti documenti, dettagli del volo, le credenziali e le password per la posta elettronica crittografata. 

Infine nel 2012 è toccato, il furto a documenti, su una nave commerciale sempre sotto contratto da TRANSCOM. Tutte le violazioni sono state compiute da militari cinesi. Carl Baker del Forum del Pacifico con sede nelle Hawaii ha detto che la Cina ha interesse a capire come viene gestita la logistica delle forze armate statunitensi. Un altro analista, Scott Harold della RAND Corporation Cina, ha riferito che i cinesi hanno investito pesantemente in quello che chiamano “integrazione civile / militare” cercando di trovare modi per migliorare (Esercito di Liberazione del Popolo) PLA, cercando di migliorarne le capacità sfruttando altre abilità che sono residenti nell’economia civile cinese. Harold ha detto questo caso può avere a che fare con lo sforzo della Cina di migliorare le proprie capacità e allo stesso tempo vuole mettere alla prova gli appaltatori civili per capire come evitare gli attacchi informatici. Denny Roy, senior fellow presso l’Istituto Est-Ovest con sede alle Hawaii, ha detto che il cyber spionaggio resta un problema grande e porta a un deterioramento delle relazioni bilaterali. Ed un problema su vasta scala. 

Nel mese di maggio, il Dipartimento di Giustizia ha formalizzato le accuse contro il personale dell’Esercito di Liberazione del Popolo, cinque persone, per l’hacking nelle reti di Westinghouse Electric, US Steel Corporation e di altre società. Gli Stati Uniti e le agenzie di intelligence hanno seguito le attività degli hacker durante un’installazione militare vicino all’aeroporto di Shanghai. Questo ha spinto la Cina a sospendere il suo coinvolgimento in un gruppo di lavoro sicurezza informatica con gli Stati Uniti. Pechino ha chiamato le incriminazioni una «grave violazione delle norme fondamentali delle relazioni internazionali». La Cina ha accusato gli Stati Uniti di ipocrisia.