L’acqua di Teheran

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IRAN – Teheran 16/07/2014. Il consumo di acqua della capitale iraniana è aumentato del 3 per cento negli ultimi tre mesi.

L’agenzia Mehr riporta le parole del governatore di Teheran, Hossein Hashemi, che, il 16 luglio, ha detto: «Se i residenti della provincia tagliassero i consumi del 20 per cento, non ci sarebbe alcun razionamento dell’acqua in estate (…) e se anche passiamo questa estate senza alcun razionamento dell’acqua, abbiamo ancora bisogno di fare qualcosa di fondamentale per la carenza idrica nel paese». Il ministro dell’Energia iraniano Hamid Chitchian, il 3 luglio, aveva detto che il paese non ha intenzione di razionare l’acqua potabile in estate e qualsiasi interruzione della distribuzione sarebbe stato legato alla manutenzione, ma l’andamento della distribuizoneiderica lascia intravedere che tagli ci saranno. Arak, Esfahan, Bandar Abbas, Teheran, Shiraz, Qazvin, Qom, Karaj, Kerman, Mash’had, Hamedan, e Yazd sono le grandi città che si prevede dovranno affrontare una grave penuria d’acqua in estate. L’Iran ha già iniziato il razionamento dell’acqua nella città di Karaj, secondo la Tasnim, dal 25 giugno. Per il ministero, pur tagliando i consumi del 20-30 per cento, il paese dovrà affrontare una serie di difficoltà nella distribuzione idrica in tutto il paese nonostante il presidente Hasan Rouhani abbia già chiesto di evitarne il razionamento. Attualmente 517 città sono alle prese con la scarsità idrica riportava la Mehr il 23 giugno.

L’Iran si trova in una zona arida e il paese ha più volte dovuto affrontare grandi siccità negli ultimi 40 anni: quella del 1992-2002 ha copiato duramente l’agricoltura. Il tasso di consumo di acqua potabile dell’Iran dovrebbe raggiungere i 10 miliardi di metri cubi nell’anno civile iraniano del 1420 (che inizierà iniziare il 21 marzo 2041), mentre il tasso di consumo attuale è di 6 miliardi di metri cubi.