La Guyana volta pagina

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GUYANA – Georgetown 31/05/2015. Il neo eletto presidente della Guyana intende lottare contro la corruzione e riportare la calma nel paese dopo lunghe tensioni etniche a seguito la sua vittoria elettorale all’inizio di maggio che ha segnato uno storico spostamento del potere dopo 23 anni di governo monopartitico.

L’ex generale dell’esercito David Granger guida una coalizione multirazziale Apnu + Afc, che ha riunito i cittadini di origine africana e di
origine indiana, battendo il governo del Ppp dominato dall’etnia indo-guyana. «Non possiamo mettere da parte l’etnia» ha detto il sessantanovenne Granger, egli stesso di origine africana, «Quello che la coalizione ha fatto è stato fornire un forum in cui le persone di tutti i gruppi etnici possano parlare tra di loro». Gli afro-guyana lamentavano di essere stati emarginati sotto il governo del Ppp, che ha fino ad ora vinto le elezioni in parte perché gli indo-guyana sono il più grande gruppo etnico unico. Granger, che ha fatto appello agli elettori più giovani, ha detto che prevede di creare un ministero speciale per la “coesione sociale” proprio per rompere il ciclo della polarizzazione razziale che ha reso difficile la vita della Guyana fin dalla sua indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1966. Per combattere il malcostume e la corruzione di Stato sfociate in numerosissime denunce contro il Ppp, Granger ha promesso di aumentare la trasparenza della spesa pubblica e creare un servizio civile incorruttibile. «La legge è molto chiara sulla corruzione, di cosa stiamo parlando è solo l’applicazione». Uno dei primi compiti della nuova legislatura, il parlamento conta 65 seggi, in cui la coalizione di Granger ha la maggioranza di un solo seggio, sarà la nomina di una Commissione sugli appalti pubblici.
Granger spera di ampliare lo sviluppo delle risorse naturali, come oro e bauxite e petrolio, recentemente scoperti, e utilizzarli per migliorare gli standard di vita in Guyana, una delle nazioni più povere del Sud America.