In guerra muoiono più civili che militari

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CANADA – Montreal 16/05/2014. Il 90 % di tutte le morti in guerra sono civili.

Gli Stati Uniti hanno iniziato 201 dei 248 conflitti armati avvenuti dalla fine della Seconda guerra mondiale. Riporta il dato globalreaearch.ca. Nell’ultimo numero dell’American Journal of Public Health si legge: «Circa il 90 % di tutte le morti in guerra sono civili: la percentuale di morti tra i civili e le modalità per la classificazione dei decessi civili sono dibattute, ma le vittime di guerra civili costituiscono tra l’85% e il 90% delle vittime causate dalla guerra, circa 10 civili muoiono per ogni soldato ucciso in combattimento». Più avanti si legge: «Dalla fine della Seconda guerra mondiale, ci sono stati 248 conflitti armati in 153 luoghi in tutto il mondo. Gli Stati Uniti hanno lanciato 201 operazioni militari all’estero tra la fine della Seconda guerra mondiale e il 2001, e da allora , altre ancora, tra cui l’Afghanistan e l’Iraq». Per quel che riguarda la spesa militare, gli Usa superano di gran lunga tutti gli altri paesi: «Gli Stati Uniti sono responsabili del 41% della spesa militare totale del mondo. Dopo di loro ci sono Cina, pari all’8,2%; Russia, 4,1 %; Regno Unito e Francia, entrambi 3,6 % (…) La spesa statunitense annuale ammonta a 1.000 miliardi dollari (…) Secondo la relazione 2012 del Dipartimento della Difesa: “La Difesa gestisce globalmente oltre 555mila strutture di proprietà in più di 5.000 siti, che coprono più di 28 milioni di acri”. Gli Stati Uniti tengono aperte 700-1000 basi militari in più di 100 paesi». Si tratta di un dato enorme, afferma la testata canadese, che effettua un interessante parallelo con la Gran Bretagna del XIX secolo. Per sostenere il suo impero mondiale a cavallo del XIX secolo, la Gran Bretagna adottò un “double standard” del potere: la Royal Navy doveva essere uguale alla forza combinata delle flotte dei suoi prossimi avversari. Gli Stati Uniti hanno più che raddoppiato questa regola nei bilanci della Difesa, afferma la ricerca canadese, affermando poi che la richieste di ulteriore spesa sembrano inadeguate (…) «Gli Usa hanno evidentemente adottato uno “standard di potenza totale” (…): spendere di più per il settore militare della maggior parte del mondo messo insieme: nel 2011 gli Usa hanno speso per il settore militare più delle 13 nazioni che li seguono in questo tipo di spesa».