
I ricercatori cinesi affermano di aver scoperto una nuova tecnica di rilevamento sottomarino basata su terahertz che faciliterebbe l’individuazione dei sottomarini, fornendo così alla Cina un vantaggio nella guerra sottomarina.
Stando al South China Morning Post, la Cina ha testato il primo dispositivo terahertz al mondo per il rilevamento di sottomarini. I ricercatori dell’Università nazionale cinese di tecnologia della Difesa hanno pubblicato i loro risultati sul Journal of Radars, riporta AT.
Il dispositivo ha identificato minuscole vibrazioni superficiali, secondo quanto riferito, fino a 10 nanometri, prodotte da una sorgente sonora a bassa frequenza in mare aperto. Queste onde possono aiutare a trovare sottomarini e raccogliere informazioni, come le tracce di rumore che possono essere analizzate per identificare il modello di un sottomarino. Secondo il gruppo di ricerca, la tecnologia “avrà un potenziale di applicazione significativo nel rilevamento di imbarcazioni sottomarine e in altri settori”.
Terahertz è un intervallo di frequenza compreso tra le microonde e la radiazione infrarossa. È stato proposto come una potenziale soluzione per ottenere un’elevata trasmissione dei dati e una bassa latenza per la prossima tecnologia di comunicazione 6G, che si prevede fornirà velocità massime teoriche fino a 100 volte più veloci del 5G.
I dispositivi di screening Terahertz sono attualmente già utilizzati in alcuni aeroporti cinesi per rilevare oggetti illegali che potrebbero essere nascosti sotto gli abiti dei passeggeri. A causa dei maggiori investimenti nella tecnologia 6G, gli scienziati in Cina e altrove hanno recentemente compiuto progressi significativi nella sua applicazione di massa.
La Cina ha inoltre recentemente compiuto progressi sostanziali nella tecnologia di rilevamento dei sottomarini, con significative implicazioni operative e strategiche.
Ad agosto, ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze Fujian, Istituto di ricerca sulla struttura della materia, hanno sviluppato un sistema di rilevamento sottomarino altamente sensibile in grado di rilevare anche le più deboli tracce di sottomarini da distanze significative. Il team scientifico ha pubblicato i propri risultati sul Chinese Journal of Ship Research, del China Ship Scientific Research Center, in prima linea negli sviluppi dell’ingegneria navale e oceanica.
Il sistema utilizza la modellazione computerizzata per determinare la possibilità di rilevare le bolle estremamente sottili prodotte dai sottomarini nucleari, che sono significativamente più forti della sensibilità dei rilevatori avanzati di anomalie magnetiche.
La Cina afferma che le bolle di cavitazione possono essere utilizzate per rilevare i sottomarini statunitensi più avanzati.
Le emissioni elettromagnetiche delle bolle di cavitazione variano nel tempo e generano un segnale unico nella gamma delle frequenze estremamente basse. Questa scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta per le operazioni di guerra antisommergibile, poiché i moderni sistemi utilizzano sonar attivi e passivi con rilevamento di anomalie magnetiche per estrarre segnali sottomarini dal rumore dell’oceano.
Queste tecnologie avanzate possono accelerare l’integrazione dei droni nelle operazioni anti sommergibile. I droni offrono una soluzione praticabile per potenziare queste missioni grazie al loro basso costo, alla capacità di operare in remoto, alla resistenza e alla silenziosità, migliorando significativamente la loro efficacia.
La Cina potrebbe schierare i suoi nuovi sottomarini senza pilota su larga scala nel Mar Cinese Meridionale. Questa mossa è in linea con gli ultimi sviluppi della tecnologia dei sensori e con i vantaggi dell’utilizzo dei droni nelle operazioni antisommergibile.
Antonio Albanese