Il Comitato Internazionale della Croce Rossa sta chiedendo nuove regole internazionali su come i governi usano le armi autonome, avvertendo che tali armi porranno nuove sfide per il diritto umanitario internazionale in futuro e porteranno rischi significativi di danni sia ai civili che ai combattenti.
L’appello fatto la settimana scorsa dal Cicr è significativo perché fatta dai”guardiani” del diritto umanitario internazionale.
Le armi autonome sono quelle che «selezionano e applicano la forza ai bersagli senza intervento umano… sulla base di un “profilo del bersaglio” generalizzato e dei sensori», ha detto il presidente del Cicr, Peter Maurer nel suo discorso «Ciò che le distingue dalle altre armi è che, dopo essere state attivate da una persona, sparano da sole quando vengono innescate dal loro ambiente, non dall’utente. Questo significa che l’utente non sceglie il bersaglio specifico», riporta Defence One.
Tali armi esistono oggi sul campo di battaglia solo in circostanze estremamente limitate, come il sistema d’arma Phalanx per le navi che rileva e spara automaticamente sulle minacce missilistiche in arrivo. Ma l’interesse per questi tipi di armi sta crescendo, facendo intravedere la prospettiva che saranno utilizzati in combattimenti che coinvolgono gli esseri umani nei prossimi anni.
C’è qualche indicazione che il futuro è più vicino di quanto si possa pensare. A gennaio, il generale John Murray, il capo dell’U.S. Army Futures Command, ha detto che negli impegni futuri, dove le comunicazioni sono pesantemente contestate, gli operatori umani potrebbero non essere in grado di essere “nel giro” per supervisionare armi autonome come gli sciami di droni.
Il Cicr sta raccomandando nuove limitazioni su tali armi secondo il diritto umanitario internazionale. In particolare, stanno cercando di rendere obbligatorio che non possano attaccare gli esseri umani, di limitare la durata e la geografia in cui possono essere utilizzati (come nelle situazioni in cui i civili non sono presenti) e di impostare i requisiti per come gli esseri umani interagiscono con loro, per garantire “l’intervento tempestivo e la disattivazione”, quando qualcosa va male: «La nostra opinione è che le armi autonome imprevedibili dovrebbero essere escluse, in particolare a causa dei loro effetti indiscriminati, e che questo sarebbe meglio raggiunto attraverso un divieto di armi autonome imprevedibili», ha detto Maurer.
Luigi Medici