GUERRA FUTURA. È scattata la corsa per le armi laser sugli aerei

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Stati Uniti, Cina e Russia si stanno sfidando per avere un’arma laser sugli aerei per dare ai caccia un vantaggio nell’intercettazione e una potenziale difesa contro le armi ipersoniche

La Cina ha annunciato i piani per equipaggiare il suo caccia stealth J-20 con armi laser, una mossa che aumenterebbe significativamente la sua capacità offensiva aria-aria e persino, eventualmente, gli darebbe capacità di difesa contro le armi ipersoniche, riporta AT.

Le armi laser offrono diversi vantaggi rispetto a quelle a proiettile, tra cui colpi istantanei, puntamento preciso e potenza scalabile a seconda dei requisiti della missione. Anche se hanno un alto costo iniziale, sono efficienti in termini di costi una volta stabiliti, con costi trascurabili per colpo. Gli svantaggi, tuttavia, includono enormi requisiti di potenza, potenza decrescente con la distanza e sensibilità alle condizioni atmosferiche.

Stando alla China Central Television, il J-20 potrebbe in futuro essere equipaggiato con armi ad energia diretta, come i laser, con capacità opzionali e la capacità di comandare sciami di droni. Nel 2020, l’esercito cinese ha annunciato un pod di attacco laser aereo, che può essere utilizzato per abbattere aerei nemici o missili balistici in arrivo. Se fosse stato un dispositivo per guidare solo le armi a guida di precisione ai loro obiettivi, sarebbe stato designato come un pod di guida laser.

La Cina ha sviluppato armi laser dagli anni ’90, a partire dallo ZM-87, anno 1995, che è progettato per infliggere danni permanenti agli occhi del personale nemico entro due o quattro chilometri e causare cecità temporanea fino a nove chilometri. Altre armi laser cinesi includono il fucile d’assalto laser ZKZM-500, che può colpire obiettivi fino a un chilometro di distanza, causare ustioni istantanee e incendiare obiettivi infiammabili, e il LW-30, che è un sistema di difesa aerea basato sul laser.

La Russia ha iniziato il suo programma di armi laser aeree negli anni ’70, con l’intenzione di utilizzare un laser montato su un aereo come arma anti-satellite.

Il progetto A-60 è attualmente sottoposto a un profondo processo di modernizzazione. Nel 2016, l’ex vice ministro della difesa russo Yuri Borisov ha dichiarato in un’intervista che il lavoro per migliorare gli aspetti tattici e tecnici dell’A-60 era in corso, e che i test di terra e di volo dell’arma erano in corso.

La Russia ha anche sviluppato le armi laser terrestri SLK 1K11 Stiletto, Sanguine e 1K17 Szhatiye, così come l’arma laser navale Aquilion negli anni ’80. Avevano lo scopo di accecare i sistemi elettro-ottici nemici, poiché la tecnologia laser all’epoca non era abbastanza potente da distruggere i bersagli. Come per l’A-60, la Russia potrebbe riprendere lo sviluppo di questi prototipi se i fondi lo permettessero.

Gli Stati Uniti hanno messo in campo il laser aviotrasportato YAL 1A, con i primi test dell’arma nel 2002. Il dispositivo è montato su un Boeing 747-400F modificato ed è stato progettato per abbattere i missili balistici tattici nella loro fase di volo di spinta.

Nel 2011, tuttavia, il programma è stato cancellato a causa di costi eccessivi e limiti di progettazione. Il laser YAL 1A richiedeva attrezzature ingombranti e massicce quantità di potenza per sparare su centinaia di chilometri superando l’effetto di distorsione dell’atmosfera. Alla fine, il progetto è stato giudicato non fattibile, e il prototipo è stato scartato nel 2014.

Nonostante ciò, gli Stati Uniti stanno riesplorando il concetto di armi laser aeree. Lockheed Martin ha lavorato al suo progetto Tactical Airborne Laser System, che aveva lo scopo di montare un’arma laser su un jet da combattimento nel 2021, ma ora è stato ritardato al 2023 a causa di problemi tecnici. È progettato per abbattere i missili in arrivo, compresi i proiettili aria-aria e superficie-aria.

L’emergere delle armi ipersoniche potrebbe essere il vero motivo per cui Cina, Stati Uniti e Russia stanno rivisitando i loro programmi di armi laser. Le armi ipersoniche volano a velocità di Mach 5 o più veloce per eludere le difese missilistiche attuali e previste.

Gli attuali sistemi basati su missili, come il Patriot PAC-3 degli Stati Uniti o il Terminal High Altitude Area Defense, Thaad, possono essere inefficaci contro le minacce ipersoniche, e l’alto costo di ogni missile intercettore li rende potenzialmente non fattibili opzioni a lungo termine.

Le armi laser montate su jet da combattimento con equipaggio opzionale possono quindi essere migliori opzioni difensive rispetto ai sistemi basati su missili, grazie alla loro capacità di colpire istantaneamente e al costo trascurabile per colpo. Essi evitano anche gli enormi requisiti di potenza dei laser terrestri e forniscono flessibilità tattica e operativa essendo montati su piattaforme mobili.

Antonio Albanese