GUERRA FUTURA. Con la Fujian cambia la dottrina cinese della guerra aeronavale

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La nuova portaerei cinese, la Fujian segna anche un audace cambiamento nella dottrina marittima cinese, che mira a superare i limiti delle precedenti portaerei, più piccole, e a proiettare una potenza ben oltre la Prima Catena di Isole.

Sia il South China Morning Post che la cinese CCTV, hanno riportato che la terza e più avanzata portaerei cinese, la Fujian, è sulla buona strada per condurre “attacchi a carico del ponte”, un tipo di attacco a sciame di massa che prevede il lancio simultaneo di numerosi velivoli. 

Questa è la prima volta che i media statali hanno pubblicamente riconosciuto questa capacità, che in precedenza era stata oggetto di speculazioni, riporta AT.

La tattica, sperimentata dalla Marina statunitense durante la guerra del Vietnam e nota come “attacco Alpha”, mira a sopraffare le difese nemiche attraverso una rapida saturazione, garantendo un rilevamento precoce e un vantaggio nel primo attacco.

Secondo CCTV, il sistema di catapulte elettromagnetiche della Fujian aumenta significativamente la velocità di sortita rispetto ai vecchi modelli, gettando le basi tecniche per tali operazioni.

Questi attacchi spingerebbero i sistemi della portaerei al limite, consentendole di distruggere, sopprimere o dissuadere le forze nemiche e supportare le operazioni anfibie. 

La Fujian, varata nel 2022 e sottoposta a prove in mare costanti da maggio 2023, dovrebbe entrare in servizio entro la fine dell’anno, unendosi alla Liaoning e alla Shandong per formare una flotta di tre portaerei.

Questa flotta potenzierebbe significativamente le capacità di scorta e attacco navale della Cina. Il rapporto descrive la Fujian come centrale per un “salto storico” nella capacità di attacco marittimo della Cina, con il suo pieno potenziale di combattimento che dipende dal successo dell’addestramento all’attacco con carico di coperta.

La Cina sta sfruttando la capacità di attacco con carico di coperta della Fujian per superare i limiti delle sue portaerei più piccole. Questo cambiamento segna un salto dottrinale verso l’utilizzo di grandi portaerei come strumenti di proiezione di potenza e contrappesi asimmetrici alle superiori forze navali statunitensi sotto l’egida di un sistema anti-accesso/interdizione d’area (A2/AD).

Le portaerei cinesi più piccole, la Liaoning e la Shandong, si trovano ad affrontare un dilemma tra attacco e difesa. Con un numero limitato di velivoli, impegnare più jet in attacco indebolisce la difesa, mentre il contenimento riduce la potenza d’attacco. Secondo China Power, la Liaoning dispone di uno stormo aereo composto da 18-24 caccia J-15 e 17 elicotteri, mentre la sua nave gemella, la Shandong, ha uno stormo aereo leggermente più grande, con quattro velivoli ad ala fissa in più e otto elicotteri aggiuntivi.

Lo stormo aereo della Fujian surclassa nettamente entrambe: presenza stimata di 60 velivoli a bordo, inclusi 40 tra caccia, elicotteri e piattaforme di allerta precoce.

La Liaoning e la Shandong avrebbero difficoltà a organizzare un Alpha Strike.

Tale capacità potrebbe rientrare in una più ampia dottrina navale asimmetrica contro i più potenti gruppi tattici di portaerei statunitensi.

Tali capacità sono essenziali affinché la Cina possa penetrare nella Prima Catena di Isole attraverso lo Stretto di Miyako e il Canale di Bashi, punti strategici che le batterie missilistiche navali, aerei da combattimento e sottomarini giapponesi potrebbero coprire. A supporto di ciò, la Cina ha recentemente gestito due gruppi tattici di portaerei contemporaneamente oltre la Prima Catena di Isole, un primato con profonde implicazioni. Il doppio schieramento della Cina segnala una crescente capacità di operare in acque blu e l’intenzione di operare oltre i suoi mari vicini.

Luigi Medici 

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