L’alleanza Aukus non si ferma ai sommergibili ma per contrastare la Cina nell’area starebbe sviluppando la creazione di sciami di droni guidati da intelligenza artificiale e capacità di identificazione dei bersagli da usare in un eventuale conflitto nello Stretto di Taiwan.
La Difesa britannica ha annunciato che il mese scorso si è svolto il primo esperimento di Ia per veicoli aerei e terrestri. La condivisione di tecnologie avanzate di Aukus segue una struttura a due pilastri: il primo pilastro è quello dei sottomarini nucleari australiani; il secondo si concentra sulla cooperazione ad alta tecnologia come informatica, l’intelligenza artificiale, quantistica, ipersonica e contro-ipersonica, riporta AT.
Le squadre Aukus hanno sviluppato modelli di intelligenza artificiale e diretto i rispettivi sistemi aerei e terrestri con il compito di identificare i bersagli: si trattava di droni britannici Blue Bear Ghost e australiani Insitu CT220, carri armati britannici Challenger 2, veicoli corazzati Warrior e veicoli terrestri senza equipaggio Viking, oltre a un cannone semovente FV433 Abbot e a un veicolo da combattimento per la fanteria BMP OT-90.
Questi sciami di droni intelligenti possono collaborare con i velivoli stealth con equipaggio, estendendo il raggio d’azione dei sensori di questi ultimi e mantenendo il silenzio elettronico, aumentando così drasticamente le capacità di acquisizione dei bersagli.
Potrebbero anche inondare i radar nemici con bersagli multipli, costringendo il nemico a usare missili di difesa aerea e munizioni limitate su obiettivi sacrificabili, mentre gli aerei stealth con equipaggio si muovono.
L’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale consentono inoltre agli sciami di droni di osservare gli obiettivi da più angolazioni, di effettuare controlli incrociati su vari flussi di dati di puntamento e di suggerire l’attacco migliore.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha lanciato un programma chiamato “Autonomous Multi-Domain Adaptive Swarms-of-Swarms” (Amass) per sviluppare sciami di droni che possano essere lanciati dal mare, dall’aria e dalla terra. Amass mira a sviluppare la capacità di comandare droni autonomi che lavorino insieme per distruggere le difese aeree nemiche, i pezzi di artiglieria, i lanciamissili e i centri di comando. Amass si concentrerebbe sulla sconfitta o sulla dissuasione di un’invasione cinese di Taiwan.
L’Australia potrebbe essere già profondamente coinvolta nei progetti di sciame di droni degli Stati Uniti.
Un tale livello di condivisione di tecnologie avanzate avviene solo nelle alleanze più strette, con una fiducia radicata, una cultura condivisa e un linguaggio comune.
Tuttavia, un potente avversari potrebbe essere proprio l’intelligenza artificiale che supera gli esseri umani nella velocità decisionale, citando il rischio di una guerra lampo in cui sistemi di IA contrapposti innescano una reazione a catena incontrollabile che dà inizio a un conflitto o addirittura lancia missili nucleari.
Antonio Albanese