di Luigi Medici THAILANDIA – Bangkok 30/10/2016. Le imprese thailandesi si stanno preparando per l’esportazione di insetti per il consumo umano in Unione europea, che ha organizzato una conferenza a Bangkok per spiegare le nuove norme che riguardano questa categoria di prodotti alimentari.
La Thailandia, tra i più grandi consumatori al mondo di insetti, ha circa 20mila allevamenti di insetti, e prodotti a base di questi invertebrati sono venduti sia grezzi che trattati come cavallette o grilli fritti o come farina di grilli.
La nuova normativa europea permetterà la vendita di insetti destinati al consumo umano dal 2018 in poi; anche se Belgio, Olanda e Danimarca hanno già approvato in modo indipendente simili vendite.
Secondo la legge europea, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare valuterà ogni nuovo tipo di cibo, tra cui insetti, prima che l’Ue approvi la loro commercializzazione, un processo che può richiedere mesi.
Alcuni dei prodotti thailandesi che potrebbero raggiungere i supermercati europei sono pasta Bugsolutely (con il 20 per cento di farina di grilli) e bachi da seta fritti confezionati di Hi-So che sono consumati in Thailandia, Myanmar, Cambogia e Laos.
L’Asia attualmente è paese leader nella produzione di insetti per il consumo umano, anche se ci sono iniziative emergenti provenienti da paesi come Messico e Brasile.
L’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite ha per anni consigliato il consumo di insetti, come grilli e cavallette a causa della loro alto contenuto di proteine, vitamine e minerali. Gli esperti considerano anche gli insetti come una soluzione più sostenibile per nutrire la popolazione mondiale di nove miliardi di persone previste per il 2050.
Attualmente, secondo i dati Fao circa 112 paesi in Asia, Europa, Africa, America e Oceania sono entomofaghe, un consumo che riguarda 1.500 specie di insetti, il cui costo di allevamento continua a rimanere oggi elevato rispetto alle altre carni come il pollo.