GRECIA. La pace è minacciata dalle azioni irrazionali di Ankara

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La Grecia attacca le azioni “irrazionali” della Turchia e accusa Ankara di minare la pace nella regione. Il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias ha stigmatizzato le azioni della Turchia nel Mediterraneo orientale e ha detto che Ankara sta interferendo negli affari interni di paesi non specificati.

Dendias, l’11 febbraio, ha incontrato rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti, del Bahrein, di Cipro, dell’Egitto e dell’Arabia Saudita ad Atene sul rafforzamento delle relazioni e della cooperazione tra il Mediterraneo e il Golfo, nel Philia Forum. Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian si è unito in collegamento video, riporta The National.

«Purtroppo ogni giorno la pace è minacciata da potenze che vogliono rovesciarla non sulla base della logica, ma di argomenti irrazionali e sono coinvolti in una serie di azioni irrazionali come il memorandum turco-libico e altre azioni», ha detto Dendias che si riferiva al patto marittimo firmato tra Ankara e le autorità di Tripoli nel 2019, che è stato condannato per aver violato i confini della Grecia. «Ciò che ci unisce tutti oggi è questa condanna degli atti illegali e irrazionali che minano la pace e la stabilità e la sicurezza. Il nostro scopo è quello di costruire un cuscinetto contro i pregiudizi, la distorsione della religione, l’irrazionalità e le azioni illegali (…) Questa è una posizione che si basa sui nostri principi comuni, che sono sanciti dalla carta delle Nazioni Unite, come i rapporti di buon vicinato e la risoluzione delle controversie sulla base del diritto internazionale» ha poi aggiunto.

Il primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha detto che l’incontrò era teso alla collaborazione sul dialogo interreligioso, l’energia e l’economia digitale, ma ha anche sottolineato il sostegno della Grecia per una soluzione federale sul futuro di Cipro. Questa opzione è in contrasto con quella del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, che il 10 febbraio ha ribadito il suo sostegno per la presenza di due stati sull’isola.

Maddalena Ingrao