La Grecia lancia il piano di rientro

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GRECIA – Atene. La Grecia ha fatto sapere di essere pronta a spendere fino a 10 miliardi di euro per riacquistare le sue obbligazioni in circolazione, nel tentativo di ridurre il debito e sbloccare l’indispensabile aiuto europeo.

L’agenzia di gestione del debito pubblico greca ha detto di voler scambiare il debito esistente del Paese con “obbligazioni a sei mesi”, emesse dal Fondo europeo di stabilità finanziaria.

L’acquisto sarà effettuato attraverso un’asta in cui agli obbligazionisti sarà offerto un prezzo massimo compreso tra 32,2 per cento e 40,1 per cento del valore nominale del debito, a seconda delle scadenze obbligazionarie.

Secondo l’offerta, gli obbligazionisti deve indicare quale ordine di perdite che sono disposti ad assumersi i titoli prima che il prezzo di riacquisto finale è impostato.

L’asta consentirà alla Grecia di soddisfare le condizioni richieste previste dai creditori internazionali nel ricevere i “fondi di salvataggio”.

La Grecia ha ricevuto prestiti dal maggio 2010, e fino ad oggi l’Europa e il Fondo monetario internazionale hanno dato al paese quasi 149 miliardi di euro dei 240 miliardipromessi.

L’8 novembre il parlamento greco ha approvato un disegno di legge di austerità molto impopolare, che stabilisce 13,5 miliardi di euro di tagli alla spesa pubblica, così come aumenti fiscali e riforme del lavoro entro il 2016, come richiesto dalla Troika (Unione europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea) per ridurre il debito del Paese e il livello del deficit.