GRECIA. Atene continua a tutelare chi rischia di perdere la casa

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Sono 180.000 i possessori di un mutuo che, soddisfacendo i due criteri chiave previsti dal governo, possono beneficiare dell’accordo tra governo e banche per proteggere la loro prima casa. Si tratta di circa quattro su dieci mutuatari con mutuo o un prestito sulla prima abitazione, il cui numero totale è stimato a 400.000, mentre l’importo dei prestiti che sarà regolato attraverso il nuovo sistema, dovrebbe raggiungere i 10 miliardi di euro.

Stando a Ekatimerini, i prerequisiti principali per decidere se un mutuatario è idoneo a entrare nella piattaforma per saldare il debito verso le banche è: avere un debito scaduto verso le banche il 31 dicembre 2018, vale a dire un prestito superiore a 3 mesi; il saldo del debito, così come formato dopo gli interessi, non dovrebbe superare 130.000 euro; il valore obiettivo della prima casa non deve superare i 250.000 euro.

La piattaforma che verrà creata presso la Segreteria speciale per il debito privato dovrebbe essere ripresentata per coloro che hanno già fatto appello alla legge precedente. Si tratta di 135.000-140.000 mutuatari la cui domanda è attualmente pendente e che dovranno essere certificati come conformi ai criteri sopra indicati. Chi sceglie di andare in tribunale invece dell’applicazione del regolamento proposto dalla banca, dovrà pagare il 30% del dovuto fino al dibattimento del caso. Chiunque non paghi tre rate perderà la protezione e la casa sarà automaticamente messa all’asta.

I commercianti stanno cercando di entrare nella piattaforma; una eventuale apertura del processo per questa categoria di mutuatari apre il ventaglio dei beneficiari, secondo le stime delle banche, raggiungendo i 180.000 utenti che saranno in grado di risolvere il loro debito a certe condizioni. Per i commercianti le condizioni sono: capacità di rimborsare il debito fino a 25 anni; adeguamento del prestito a tasso fisso, ovvero Euribor + 2%; probabile taglio del debito sulla base di criteri bancari e a condizione che il saldo del prestito superi il 120% del valore commerciale dell’immobile; sovvenzione da parte dello Stato per le persone con reddito fino a 12.500 euro in caso di famiglia con un solo membro, e 21.000 euro nel caso di coppia, il limite è aumentato di 5.000 euro per ogni figlio, fino a un massimo di tre.

Il governo ha stanziato 200 milioni di euro per il 2019 e altri 200 per il 2020, destinati a sovvenzionare le famiglie non in grado di coprire il pagamento del prestito. L’obiettivo di Atene è far passare il provvedimento per la fine di febbraio, alla scadenza della legge precedente.

Maddalena Ingroia