GRAN BRETAGNA. Ritorno imperiale e difficoltà post Brexit

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La New Britain sembra guardare alla Old Britain. Infatti, in nome della Brexit, la Gran Bretagna ritorna a libbre e once dicendo addio al sistema metrico decimale adottato a causa della partecipazione del Paese alle Comunità Europee e poi all’Unione Europea.

Non sembra tuttavia l’unica decisione dal sapore retrò, perché nell’annunciare la decisione, nei giorni scorsi, il ministro per la Brexit, Lord Frost, ha sottolineato che il ritorno alle misure imperiali è parte di una più ampia manovra per «capitalizzare le libertà della Brexit»: l’obiettivo, è quello creare un ambiente regolativo competitivo che sostenga l’innovazione e la crescita.

La Gran Bretagna, dunque, si prepara a divergere dall’Unione europea in una serie di settori che vanno dalla protezione dei dati all’agricoltura geneticamente modificata, dalle tecnologie verdi ai servizi finanziari, il tutto con un’ampia deregulation in pieno stile Tory.

Tuttavia, la Gran Bretagna fuori dall’Unione, non sembra quel paradiso tanto sostenuto dai brexiters.

Il governo di Sua Maestà sembra infatti voler applicare la Brexit soltanto se è conveniente. È stata sospesa l’introduzione dei controlli doganali sulle merci in arrivo dall’Europa, nel timore di trovarsi con i supermercati vuoti.

Da molte settimane la Gran Bretagna ha grosse difficoltà di approvvigionamento a causa delle nuove norme sugli spostamenti e delle nuove regole sull’immigrazione mettendo in crisi le catene logistiche; la situazione è così drammatica che alcuni analisti del settore sostengono che ci sia il rischio che a “saltare” sia persino il Natale.

L’introduzione dei controlli doganali avrebbe fatto precipitare totalmente la situazione, portando il governo a prendere la scelta di posticiparli, ma al contempo smentendo la propria narrativa sul “riprendere il controllo”, tanto da far pensare ai molti che il ritorno alle “misure imperiali” sia soprattutto una mossa populista: una decisione di facciata per dare al pubblico l’impressione di fare sul serio, mentre la New Britain affronta la difficile vita fuori dall’UE, sognando la Old Britain.

Salvatore Nicoletta