Il presidente Usa Joe Biden incontra il re Abdullah II di Giordania durante uno dei momenti più difficili dei 22 anni di governo del leader giordano e in un momento cruciale per Biden in Medio Oriente.
Abdullah è arrivato lunedì pomeriggio alla Casa Bianca; la settimana scorsa un tribunale giordano per la sicurezza dello stato ha condannato due ex funzionari a scontare 15 anni di prigione per un presunto complotto contro il re, scoperto all’inizio di quest’anno, che ha coinvolto il fratellastro di Abdullah.
Bassem Awadallah, che ha la cittadinanza statunitense e un tempo è stato uno dei principali aiutanti del re Abdullah II, e Sharif Hassan bin Zaid, un membro della famiglia reale, sono stati riconosciuti colpevoli delle accuse di sedizione e incitamento. Entrambi gli uomini hanno negato le accuse e l’avvocato americano di Awadallah ha detto che il suo cliente ha affermato di essere stato torturato nella detenzione giordana e teme per la sua vita.
Sono stati accusati di aver cospirato con il principe Hamzah, il fratellastro del re.
Biden, che ha messo gran parte della sua attenzione in politica estera sulla Cina e la Russia, affronta alcune questioni difficili in Medio Oriente: ha a che fare con l’intensificarsi degli attacchi contro le truppe statunitensi in Iraq e Siria da parte delle milizie sostenute dall’Iran, nello stesso momento in cui la sua Amministrazione sta cercando di spingere l’Iran a tornare al tavolo dei negoziati per far rivivere l’accordo nucleare che Donald Trump ha abbandonato durante la sua presidenza.
Abdullah ha avuto un rapporto difficile con Trump, ha anche criticato il perseguimento da parte dell’amministrazione Trump degli Accordi di Abramo, tra Israele, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Sudan e Marocco che hanno normalizzato le relazioni con Israele ma hanno lasciato fuori i la questione palestinese, riporta Ap.
Biden non ha intenzione di invertire il riconoscimento statunitense di Gerusalemme come capitale, e la sua Amministrazione ha persino elogiato gli accordi siglati da Trump. I funzionari di Biden hanno intenzione di sottolineare ad Abdullah che gli accordi non sono una “corsa finale” per trovare la strada verso un accordo di pace che includa uno stato palestinese.
I due leader poi dovrebbero discutere la situazione in Siria, più di 1 milione di rifugiati siriani sono fuggiti dalla nazione devastata dalla guerra verso la Giordania e la situazione di sicurezza in Iraq.
Abdullah è il primo leader del mondo arabo a incontrarsi faccia a faccia con Biden; il presidente Usa ospiterà il primo Ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi alla Casa Bianca la prossima settimana, e Biden ha invitato il nuovo primo ministro israeliano, Naftali Bennett, a visitarlo alla fine di questa estate.
Maddalena Ingrao