
La Gran Bretagna e il Giappone sono vicini a un accordo per fondere i loro programmi di caccia di nuova generazione Tempest e F-X, in un nuovo progetto congiunto entro la fine dell’anno.
Secondo quanto riporta Reuters, sarebbe la prima volta che il Giappone cerca un partner non statunitense per un programma militare di grandi dimensioni e la prima grande collaborazione tra Tokyo e Londra, che va oltre le aspettative. Si tratterebbe di una partnership paritaria tra Giappone e Gran Bretagna.
La spinta a combinare il programma giapponese F-X, guidato da Mitsubishi Heavy Industries, con il Tempest britannico, gestito da Bae Systems, entro dicembre era rimasta un segreto
«L’obiettivo principale è quello di costruire un jet comune, che potrebbe avere piccole differenze di design per ogni paese» la Gran Bretagna potrebbe gestire le esportazioni in Europa, mentre il Giappone si occuperebbe del mercato asiatico.
La collaborazione permetterebbe di distribuire i costi di sviluppo, mentre l’esportazione aumenterebbe i lotti di produzione e ridurrebbe il prezzo per aereo, aiutando entrambi i Paesi a sostenere i propri bilanci per la difesa.
Si tratterebbe di un approfondimento dei legami di sicurezza tra i due paesi: Londra sta assumendo un ruolo militare più importante in Asia, strategicamente verso l’Indo-Pacifico, mentre Tokyo sta espandendo la cooperazione in materia di difesa al di là di Washington.
La politica giapponese, promossa dal defunto ex primo Ministro Shinzo Abe per rafforzare la mano di Tokyo contro la vicina Cina, ha assunto una nuova urgenza dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Il passaggio a un partner europeo avviene in concomitanza con l’aumento delle spese per la difesa del Giappone, con un budget che dovrebbe raddoppiare nel prossimo decennio grazie al fatto che il primo ministro Fumio Kishida si attiene al programma di sicurezza nazionale di Abe e rispetta la promessa elettorale di aumentare “sostanzialmente” le spese militari.
«Vorremmo decidere come cooperare entro la fine di quest’anno e stiamo valutando varie possibilità», ha dichiarato il ministero della Difesa giapponese. Il ministero della Difesa britannico non ha rilasciato commenti immediati.
La partnership del Giappone con la Gran Bretagna è un’opportunità per Bae e altre aziende europee del Tempest, come Rolls-Royce il produttore di missili Mbda e Leonardo, di accedere a un mercato in crescita da tempo dominato dalle aziende statunitensi.
Gli sforzi per unire i progetti dei jet da combattimento seguono l’approfondimento della cooperazione tra il Regno Unito e il Giappone negli ultimi anni, dal progetto missilistico Jnaam al lavoro sui sensori e all’accordo per lo sviluppo di un motore dimostratore.
Il costo del programma di sviluppo dell’F-X è stimato dai funzionari del ministero della Difesa giapponese in circa 40 miliardi di dollari, di cui 700 milioni di dollari sono stati stanziati quest’anno, il che lo rende un’offerta redditizia per le aziende giapponesi che hanno perso terreno in quanto Tokyo ha acquistato jet americani, tra cui l’F-35.
Il progetto Tempest, guidato dalla Bae, per mettere in campo un sostituto del jet da combattimento europeo Typhoon, ha un budget governativo di 2 miliardi di sterline fino al 2025, quando dovrebbe iniziare lo sviluppo completo.
È una delle due iniziative europee per la prossima generazione di potenza aerea insieme al Future Combat Air System franco-tedesco-spagnolo, attualmente impantanato nelle divisioni tra i partner Airbus e Dassault Aviation.
Per le aziende giapponesi, a cui era vietato di esportare armi all’estero fino al 2014, la partnership rappresenta un’opportunità per accedere ai mercati esteri e alla tecnologia europea con restrizioni potenzialmente minori rispetto a quelle imposte da Washington. Mentre i colloqui a Tokyo e Londra proseguono, non è ancora chiaro quale ruolo, se mai ce ne sarà uno, avranno i governi svedese e italiano nel nuovo progetto dopo aver accettato di collaborare al Tempest.
Tommaso Dal Passo