GIAPPONE. Tokyo aumenta ancora il bilancio della Difesa 

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La spesa militare del Giappone si sta avvicinando sempre di più al suo obiettivo del 2% del prodotto interno lordo (PIL), con grandi nuovi stanziamenti di bilancio per droni, difesa missilistica, satelliti, difesa informatica e sistemi di comando e controllo basati su cloud.

Il bilancio proposto, ora in attesa di approvazione finale, mostra che Tokyo sta puntando di più sulla tecnologia militare sul campo per affrontare le crescenti minacce e sfide alla sicurezza da parte di Cina, Corea del Nord e Russia, riporta Nikkei.

Il 30 agosto, il Ministero della Difesa giapponese ha richiesto un budget record di 8,5 trilioni di yen, pari a 58 miliardi di dollari, per l’anno fiscale 2025 che termina a marzo 2026. Si tratta di un aumento del 7,4% rispetto a un budget iniziale di 7,9 trilioni di yen, ed è pari a circa l’1,4% del Pil previsto ed è due terzi superiore ai 5,1 trilioni di yen spesi nell’anno fiscale 2021. La politica nipponica è quella di aumentare la spesa per la difesa allo standard NATO del 2% del Pil entro l’anno fiscale 2027.

Le spese per il personale sono scese dal 44% della spesa totale di cinque anni fa a una stima del 29% di quest’anno fiscale e al 27% nel bilancio appena proposto per il 2025.

Come gli Stati Uniti, il Giappone sta facendo fatica per reclutare soldati. Al di là delle misure economiche e dei benefit collegati, il vero antagonista è il settore privato per gli specialisti in tecnologie critiche come la sicurezza informatica. 

La proposta di bilancio per l’anno fiscale 2025 è stata presentata come parte di un rapporto annuale sullo stato di avanzamento del piano di sviluppo delle forze di difesa del Giappone, che il gabinetto del Primo Ministro Fumio Kishida ha approvato nel dicembre 2022. Il piano è delineato nei “Tre documenti strategici”, vale a dire la Strategia di sicurezza nazionale, la Strategia di difesa nazionale di accompagnamento e il Programma di potenziamento della difesa.

Il Programma di potenziamento della difesa ha elencato sette programmi principali come chiave per rafforzare radicalmente l’esercito: difesa stand-off (difesa a distanza), difesa aerea e missilistica integrata, capacità di difesa senza pilota, capacità operative interdisciplinari, comando e controllo e funzioni correlate all’intelligence, capacità di dispiegamento mobile e protezione civile, sostenibilità e resilienza. Secondo il rapporto di quest’anno, sono stati fatti progressi su tutti i fronti.

Il Giappone prevede di iniziare a lanciare una costellazione di satelliti entro la fine dell’anno fiscale 2025 per fornire le capacità di rilevamento e tracciamento degli obiettivi richieste per la difesa stand-off.

Il progetto sarà supportato da una Private Finance Initiative, che impiega fondi del settore privato, oltre a competenze tecniche e gestionali per costruire e gestire strutture pubbliche.

I progressi nella capacità di difesa aerea e missilistica integrata hanno incluso il completamento del progetto di base di una nave equipaggiata con Aegis e l’accelerazione del progetto dettagliato della stessa nave a partire da febbraio 2024. Inoltre, Giappone e Stati Uniti hanno annunciato a maggio un programma congiunto di sviluppo di missili ipersonici guidati Glide Phase Interceptor (GPI).

Le capacità operative interdisciplinari comprendono i domini spaziale, informatico, elettromagnetico, terrestre, marittimo e aereo.

Il Giappone sta inoltre espandendo la sua capacità di cloud computing per un comando e un controllo più efficaci; o stesso dicasi per la capacità di dispiegamento mobile e della protezione dei cittadini.

Il Ministero intende creare un piano generale per il consolidamento e la ricostruzione delle strutture delle Self-Defense Forces e avviare il rinforzo strutturale e la ricollocazione in base alla loro funzione e importanza.

Nei sette anni fino al 2031, il Ministero della Difesa prevede di sviluppare satelliti per comunicazioni di difesa di nuova generazione come successori dei satelliti a banda X attualmente in funzione.

Nell’ottobre 2024, il Ministero della Difesa giapponese prevede di aprire un istituto di ricerca dedicato allo sviluppo di tecnologie innovative per l’industria della difesa, ispirato alla Defense Advanced Research Projects Agency: il Defense Innovation Technology Institute. 

La tendenza è chiara: il Giappone sta sviluppando una strategia di “difesa del porcospino” ad alta tecnologia per scoraggiare Cina, Corea del Nord e Russia. Sollevato per la prima volta nel Giappone degli anni ’70, il concetto di difesa del porcospino era allora un pio desiderio strategico, ma ora viene messo in pratica.

Tommaso Dal Passo 

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