GIAPPONE. Potenziata la missione d’intelligence sullo Stretto di Hormuz

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Il cacciatorpediniere giapponese Takanami è partito il 2 febbraio per il Medio Oriente dalla base di Yokosuka, a sud di Tokyo, nell’ambito di una missione di raccolta di informazioni per garantire la sicurezza marittima nella regione. Nella prima missione di intelligence a lungo termine delle forze di autodifesa marittima giapponesi all’estero, si prevede che alla fine di questo mese la nave da 4.650 tonnellate si unirà alle altre truppe che a gennaio sono state inviate nell’area.

«La missione di raccolta di informazioni ha un significato molto significativo che è direttamente collegato alla vita delle persone», ha detto il primo Ministro Shinzo Abe all’evento, al quale ha partecipato anche il ministro della Difesa Taro Kono, a Yokosuka per inviare la nave e i suoi circa 200 membri di equipaggio, riporta Kyodo. La missione è iniziata con l’invio di aerei di pattuglia nella regione il 20 gennaio e continuerà fino al 26 dicembre di quest’anno, secondo il governo.

L’obiettivo è quello di raccogliere informazioni per salvaguardare le rotte di navigazione in Medio Oriente, da cui il Giappone importa il 90 per cento del petrolio che consuma. Tokyo prevede di ruotare i cacciatorpediniere delle forze di difesa in tre viaggi di quattro mesi nel corso della missione, che potrebbero essere prolungati se approvati dal gabinetto di Abe. L’approvazione del Gabinetto non deve essere sottoposta al controllo parlamentare, riporta Efe.

Il dispiegamento è in corso nelle zone del Golfo di Oman, a nord del Mar Arabico e nelle vicinanze dello strategico stretto di Bab al-Mandab, l’ingresso meridionale del Mar Rosso, dove sono già stati mobilitati dal Giappone gli aerei di pattuglia P-3C. La decisione del governo di dispiegare i propri mezzi nell’area è stata criticata dall’opposizione in un momento di crescente tensione tra Stati Uniti e Iran.

La missione giapponese è indipendente dalle operazioni di una forza multinazionale guidata da Washington il cui obiettivo principale è quello di garantire la sicurezza dello Stretto di Hormuz. Il dispiegamento di questa forza giapponese e le aree su cui si concentrerà è stato discusso tra Abe e il presidente iraniano Hassan Rohani nel loro incontro bilaterale a Tokyo il 20 dicembre.

Maddalena Ingrao