GIAPPONE. Per vendere armi a Kiev, Tokyo cambia le sue regole

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Le attuali restrizioni vietano al Giappone di esportare armi a Paesi che stanno affrontando un conflitto, come l’Ucraina. Il Partito liberaldemocratico in Giappone intende riprendere il dibattito sull’aggiornamento delle restrizioni del Paese sui trasferimenti di armi per raggiungere un accordo quest’estate, visto che i leader del G7 al vertice di Hiroshima hanno promesso di estendere l’assistenza all’Ucraina.

La sicurezza nazionale ha dominato l’agenda dell’ultimo giorno del vertice, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è arrivato in Giappone per partecipare ai colloqui. In un comunicato i leader del G-7 hanno dichiarato di voler sostenere e rafforzare «l’ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto». Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo Ministro britannico Rishi Sunak hanno annunciato l’intenzione di fornire ai piloti ucraini l’addestramento per gli F-16 di produzione statunitense.

Nel frattempo, il primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha offerto l’invio di circa 100 veicoli delle Forze di autodifesa, tra cui camion, e circa 30.000 razioni di emergenza.

Sebbene negli ultimi decenni il Giappone abbia aggiornato il quadro giuridico delle Forze di autodifesa, consentendo tra l’altro il dispiegamento all’estero, rimangono in vigore rigide restrizioni sul trasferimento di attrezzature e tecnologie di difesa. Ad esempio, le armi letali possono essere trasferite solo a un altro Paese che sia stato coinvolto nel loro sviluppo o produzione. Qualsiasi trasferimento di armi a Paesi coinvolti in un conflitto armato è vietato – una limitazione importante per l’assistenza giapponese all’Ucraina.

Tokyo teme che il Giappone possa faticare a raccogliere il sostegno internazionale durante una potenziale crisi in Asia orientale, a meno che non svolga un ruolo maggiore nell’aiutare l’Ucraina. Il governo giapponese, nella sua Strategia di sicurezza nazionale pubblicata a dicembre 2022, ha dichiarato che prenderà in considerazione l’aggiornamento di queste linee guida, definendo tali trasferimenti uno strumento «per fornire assistenza ai Paesi che sono oggetto di aggressioni in violazione del diritto internazionale».

Alcuni membri del governo speravano di alleggerire le linee guida prima del vertice del G7 per fornire un’assistenza più sostanziale all’Ucraina. Ma i colloqui tra l’Ldp e il partner di coalizione Komeito si sono arenati a causa dell’obiezione di quest’ultimo su una rapida tempistica.

Si prevede ora che i negoziati riprendano dopo la fine del G7. Una volta raggiunto un accordo, il governo intende aggiornare formalmente le linee guida sul trasferimento di armi attraverso il Consiglio di sicurezza nazionale. Non sarà necessaria alcun passaggio parlamentare nella Dieta.

In tema di difesa, Tokyo ha lanciato una struttura per fornire gratuitamente equipaggiamenti di difesa alle nazioni partner, chiamata Assistenza Ufficiale alla Sicurezza. Tokyo prende parte attiva alla cyber defence Nato e l’anno scorso Kishida è stato il primo leader giapponese a partecipare a un vertice dell’Alleanza Atlantica. La Nato, infine, intende aprire un ufficio di rappresentanza proprio a Tokyo.

Antonio Albanese

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