GIAPPONE. Iniziata la campagna elettorale per il senato nipponico: Ishiba traballa

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Giovedì è iniziata in Giappone la campagna elettorale ufficiale per le elezioni della Camera dei Consiglieri del 20 luglio, un test cruciale per il Primo Ministro Shigeru Ishiba e il suo governo di minoranza, mentre gli elettori lottano contro l’aumento del costo della vita.

Ishiba si è posto l’obiettivo, per la coalizione di governo formata dal suo Partito Liberal Democratico e dal partito Komeito, di mantenere la maggioranza nella Camera Alta, composta da 248 membri. Ciò significa che dovrà conquistare almeno 50 seggi nella prossima corsa, in cui sono in palio 125 seggi, riporta Mainichi Shinbun. L’obiettivo è considerato un ostacolo relativamente facile per il partito di governo, che controllava la Camera Alta prima delle elezioni, sebbene Ishiba, colpito dal basso sostegno pubblico, l’abbia descritto come un’impresa non facile.

Il principale partito di opposizione, il Partito Democratico Costituzionale del Giappone, mira a infliggere un altro colpo alla coalizione di governo privandola del controllo della maggioranza nella Camera Alta. Il partito LDP-Komeito ha perso la maggioranza nella più potente Camera dei Rappresentanti lo scorso ottobre.

“Dobbiamo garantire che la crescita salariale superi l’inflazione, a qualunque costo”, ha dichiarato Ishiba durante un discorso elettorale a Kobe, nel Giappone occidentale, che quest’anno celebra il 30° anniversario del terremoto di magnitudo 7,3 di Hanshin, che ha ucciso oltre 6.000 persone nella regione. Ishiba, che ha promosso misure di prevenzione dei disastri, ha sottolineato l’importanza di distribuire aiuti in denaro, come promesso dal Partito Liberal Democratico (LDP), definendolo un passo avanti per aiutare le famiglie a far fronte all’aumento dei prezzi. Il leader del LDP si è impegnato a consegnarli entro la fine dell’anno.

Per le elezioni del 20 luglio, si prevede che oltre 520 persone presenteranno le loro candidature per i 125 seggi: 124 per metà della Camera Alta e uno per coprire un posto vacante nell’altra metà. Del totale, 74 saranno eletti nei distretti elettorali e i restanti 50 con il sistema proporzionale. In Giappone, metà dei membri della Camera Alta viene rinnovata ogni tre anni. Ogni membro rimane in carica per sei anni.

Un’opposizione rinvigorita dopo la sconfitta della coalizione di governo alle elezioni della Camera bassa dello scorso anno ha reso la vita più difficile a Ishiba, che ha dovuto cedere alle richieste dell’opposizione per garantire un regolare svolgimento delle deliberazioni parlamentari.

Con la carica di primo Ministro di Ishiba in gioco, a seconda dell’esito delle elezioni, si sta valutando se l’opposizione riuscirà ad ampliare il proprio appeal, in particolare il Partito Democratico Costituzionale del Giappone e il Partito Democratico del Popolo, che hanno registrato un’impennata dopo le elezioni generali di ottobre. Anche un partito populista conservatore, Sanseito, è al centro dell’attenzione.

La pressione sui bilanci delle famiglie incombe, con sia il partito di governo che quello di opposizione che cercano di placare la frustrazione dell’opinione pubblica, sebbene con approcci diversi.

Il Partito Liberal Democratico (LDP) e il Komeito si sono impegnati a distribuire 20.000 yen (140 dollari) a persona per alleviare il peso dell’inflazione. Al contrario, le forze di opposizione stanno spingendo per tagliare, sospendere o addirittura abolire l’imposta sui consumi.

Con le famiglie colpite dall’inflazione, i principali partiti politici promettono di dare impulso alla nascente tendenza agli aumenti salariali. L’impennata dei prezzi del riso si è aggiunta alla recente ondata di inflazione causata dall’aumento dei costi di produzione, un vero grattacapo per Ishiba.

Le elezioni offriranno agli elettori l’opportunità di esprimere un giudizio sul governo di Ishiba, in carica da mesi, in un momento in cui il Giappone sta cercando di contrastare la minaccia del presidente americano Donald Trump di imporre dazi ancora più elevati sui prodotti giapponesi attraverso cicli di negoziati bilaterali che sembrano essere giunti a un punto morto.

Ishiba, il cui partito LDP ha tradizionalmente goduto del sostegno dei gruppi agricoli, ha promesso di non sacrificare il settore agricolo sotto la pressione degli Stati Uniti per un maggiore accesso al mercato.

Tommaso Dal Passo

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