GIAPPONE. Il 10% delle SDF soffre di PTSD

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Il dieci per cento del personale delle Self-Defense Forces giapponesi mostra segni di depressione, disturbo post-traumatico da stress, Ptsd, o problemi psicologici simili a quelli registrati nel 2013. Secondo quanto riporta il Mainichi Shimbun la scoperta deriva da un sondaggio del ministero della Difesa su tutti i membri Sdf condotto annualmente dal 2013 al 2015. Il ministero ritiene che i disturbi siano riconducibili in parte alla grave stress sopportato dai membri Sdf dopo il rientro a casa dalla missione in Sud Sudan, dove il Giappone sta contribuendo ad un’operazione di pace delle Nazioni Unite.

I risultati del sondaggio per l’anno fiscale 2013-2015 ottenuti da Mainichi hanno mostrato che i 21223 militari delle Sdf, ovvero il 10 per cento degli intervistati, mostravano segni di depressione nel 2013. Il rapporto è diminuito da allora in poi, ma il 7,1 per cento degli intervistati, cioè 13684 persone, mostravano ancora tendenze depressive nel sondaggio 2015.

Inoltre, 1976 militari hanno mostrato segni di Ptsd nell’anno 2013, una cifra che è scesa a 1013 nel 2015.

L’indagine ha interrogato i membri Sdf su argomenti tra cui le loro relazioni personali e se erano venuti a contatto con un cadavere durante la missione. Il Ministero sollecita quanti mostrano gravi sintomi di disagio, stimati in circa 500 persone ogni anno, di consultare uno psichiatra.

«Non possiamo dire che il tasso di depressione sia particolarmente elevato nelle Sdf, e non c’è alcuna tendenza di rilievo verso la Ptsd a causa dell’impiego all’estero», ha dichiarato il ministero della Difesa in un comunicato.

Tuttavia, prosegue il quotidiano nipponico: «Le Sdf sono un mondo speciale in cui ciò che è più prezioso è la forza mentale e fisica. È probabile che ci sia personale Sdf che è preoccupato di scrivere quali siano le loro ansie perché sarebbe svantaggioso. Per fornire cure veramente approfondite, ci dovrebbe essere un sistema che permetta a queste persone di parlare di quello che realmente sentono».

Maddalena Ingrao