GIAPPONE. Esplodono vinile e musica anni Ottanta

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Mentre il “city pop”, un tipo di musica pop giapponese prodotta negli anni ’70 e ’80, conquista una nuova generazione di fan in tutto il mondo, la produzione di dischi fonografici, il principale supporto per la musica registrata all’epoca, è più che quadruplicata negli ultimi dieci anni in Giappone.

Il “city pop”, che ha acquisito maggiore visibilità grazie a TikTok e ad altre applicazioni di video hosting, ha attirato i giovani verso i dischi in vinile, che offrono un’esperienza di ascolto diversa dalla musica digitale. Oggigiorno, inoltre, un numero sempre maggiore di artisti pubblica nuova musica su disco.

Il genere sta superando la barriera linguistica. Le canzoni del periodo sono state accolte calorosamente e coverizzate da artisti di tutto il mondo. Il boom delle vendite di vinili ha fatto sorgere nuovi negozi per soddisfare la domanda dei giovani ascoltatori.

Anche gli artisti sono consapevoli del boom del vinile. Artisti giapponesi popolari del momento, come Hikaru Utada e Kenshi Yonezu, pubblicano nuova musica su disco. Anche l’uso dei dischi come sigle di anime popolari sta attirando l’attenzione. “Kimetsu no Yaiba (Demon Slayer)”, interpretata da Lisa, è disponibile su disco, insieme ad altri supporti, per attirare più giovani verso il mondo dei dischi.

Il mercato giapponese del vinile è esploso negli ultimi anni: il numero di dischi prodotti nel 2021 è aumentato del 74% rispetto all’anno precedente, raggiungendo oltre 1,9 milioni, più che quadruplicati rispetto ai 453.000 del 2012, secondo la Recording Industry Association of Japan. In termini di valore, la produzione è aumentata di quasi sei volte, passando da 673 milioni di yen a 3,9 miliardi di yen (26,7 milioni di dollari al cambio attuale) nello stesso periodo.

Oggigiorno molte persone ascoltano la musica online, grazie alla crescita dei servizi di streaming su abbonamento. Sebbene la musica digitale offra una chiarezza incontaminata, i giovani sono sempre più attratti dai dischi, perché il possesso fisico della musica è un’esperienza nuova.

Maddalena Ingroia

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