GIAPPONE. È morto il papà di Capitan Harlock: Leiji Matsumoto

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Leiji Matsumoto, noto per opere come Space Battleship Yamato, Galaxy Express 999, Capitan Harlock è morto per insufficienza cardiaca acuta in un ospedale di Tokyo la mattina del 13 febbraio all’età di 85 anni, ha dichiarato lunedì il suo ufficio, lo Studio Leijisha. Il suo nome di battesimo era Akira, ma utilizzava lo pseudonimo Leiji.

Nato nella prefettura occidentale giapponese di Fukuoka, Matsumoto ha esordito con un manga intitolato Mitsubachi no Boken (Avventure di un’ape). Ha poi consolidato la sua reputazione con Otoko Oidon nel 1971. Space Battleship Yamato, una serie anime televisiva trasmessa per la prima volta nel 1974, fu trasformata in un film che divenne un successo, contribuendo alla moda degli anime degli anni ’70 in Giappone. Il film è stato adattato negli Stati Uniti con il titolo Star Blazers ed è stato molto apprezzato anche lì, riporta Nikkei.

Galaxy Express 999, un manga ambientato nello spazio iniziato nel 1977, ottenne un ampio seguito tra bambini e adulti grazie anche alla popolarità dei suoi personaggi principali, tra cui l’eroina Maetel.

In tutti queste anime, e nei manga, che li hanno creati è forte la denuncia delle violenze provocare dalla guerra, e le sua denuncia utilizzando uno stile fantastico.

Molti dei suoi manga appartengono al genere dei “fumetti di battaglia”, con più di 150 storie che rappresentano la tragedia della guerra.

Il suo tema antibellico deriva dal padre, un pilota d’élite dell’esercito che, tornato dal Sud-Est asiatico, ha insegnato al figlio che la guerra non dovrebbe mai essere combattuta.

Nell’intervista rilasciata nel 2018 alla televisione giapponese NHK, Matsumoto ha ricordato di aver visto suo padre scusarsi con le madri dei suoi sottoposti per non essere riuscito a riportarli indietro vivi. Suo padre disse anche a Matsumoto che bisognava essere un demone per non pensare che un nemico avesse una famiglia.

«La guerra distrugge il tuo futuro», ha detto Matsumoto nell’intervista, sottolineando che molti giovani di talento che avrebbero potuto contribuire alla “civilizzazione dell’umanità” sono stati uccisi durante la guerra.

«Mio padre mi ha detto che ogni vita nasce per vivere, non per morire», ha detto Matsumoto. «Penso che non dovremmo perdere tempo a combattere sulla Terra», riporta AP.

La figlia di Matsumoto, Makiko Matsumoto, che dirige lo studio, ha dichiarato in un comunicato diffuso su Twitter: «L’artista di manga Leiji Matsumoto ha intrapreso un viaggio verso il mare delle stelle. Penso che abbia vissuto una vita felice, pensando di continuare a disegnare storie come artista manga».

Per il suo contributo artistico, il governo giapponese ha conferito a Matsumoto la Medaglia con Nastro Viola nel 2001 e l’Ordine del Sol Levante, Raggi d’Oro con Rosetta nel 2010. Anche il governo francese gli ha conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere.

Antonio Albanese

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