GIAPPONE. Approvata la nuova legge sulla sicurezza economica

175

La Camera alta della Dieta giapponese ha approvato l’11 maggio un disegno di legge sulla sicurezza economica volto a proteggere la tecnologia sensibile e a rafforzare le catene di approvvigionamento critiche, in una mossa considerata come rivolta alla Cina.

Gli obiettivi principali della nuova legge includono il rafforzamento delle catene di fornitura per l’approvvigionamento di semiconduttori e altri prodotti vitali e l’incoraggiamento di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale attraverso la cooperazione pubblico-privata, riporta AF.

Approvata dalla Camera, la legge impone anche una più stretta supervisione delle aziende nazionali che operano in settori sensibili o in infrastrutture critiche. Secondo il disegno di legge, le misure previste saranno attuate nell’arco di due anni a partire dalla sua promulgazione. La nuova legge arriva in un momento di crescente tensione con Pechino e di allarme per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Tokyo ha dichiarato di voler fare di più per proteggere le catene di approvvigionamento e le infrastrutture da hacking e cyberattacchi e per garantire che la tecnologia critica per la sicurezza nazionale non venga rubata.

La legge darà al governo giapponese il potere di ordinare alle aziende di notificare gli aggiornamenti del software e di controllare l’acquisto di alcune attrezzature in 14 settori, tra cui l’energia, l’approvvigionamento idrico, la tecnologia dell’informazione, la finanza e i trasporti.

Fornisce inoltre sussidi alle aziende per aiutarle a rafforzare le catene di approvvigionamento contro le interruzioni, come la carenza di componenti spediti dall’estero. Inoltre, istituisce un sistema che consente ai funzionari governativi di effettuare ispezioni in loco presso le aziende.

Il nuovo meccanismo di sicurezza prevede promesse di fondi governativi per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiave ritenute importanti per la sicurezza economica. Inoltre, stabilisce un sistema di brevetti segreti tenuti in Giappone per garantire che le scoperte tecnologiche non vengano utilizzate da altri Paesi per sviluppare armi nucleari o altre attrezzature militari.

Luigi Medici