GERMANIA. Nasce un Centro federale contro l’antisemitismo

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In Germania gli incidenti antisemiti vengono registrati dalla statistica criminale della polizia, che però si rivela distorta a causa di varie imprecisioni,  tanto che, una serie di ong come il Centro di ricerca e informazione sull’antisemitismo di Berlino, Rias, sono dovute intervenire.

Come riportato da Die Welt, è stato per ovviare al problema un sistema nazionale che coordina diverse hotline in Germania. Il progetto è ancora privo di nome ed è previsto per l’inizio di novembre. Il ministero degli Affari Familiari finanzierà alcuni progetti. 

Le cifre ufficiali non coincidono con le esperienze di molti ebrei tedeschi. Secondo le statistiche sulla criminalità della polizia, il 90% di tutti i crimini antisemiti sono commessi da estremisti di destra. Per il commissario antisemitismo del governo federale, Felix Klein: «L’antisemitismo musulmano è più forte di quanto non sia manifestato nelle statistiche». Ci sono diverse ragioni per cui le statistiche sulla criminalità sono soggette a errori. Se, ad esempio, nessun colpevole concreto viene trovato in un reato di propaganda, finisce nella statistica nella categoria dell’estremismo di destra. Il fatto che una scritta “Juden raus” possa avere i più diversi autori non viene fuori nella raccolta dei dati e quindi non è mostrato. 

Secondo il Comitato Ebraico Americano, anche il saluto hitleriano, cioè il saluto romano, fatto dai sostenitori della milizia libanese Hezbollah è stato classificato come estremista di destra alla manifestazione di Al-Quds a Berlino. 

A tutto ciò, poi, si aggiunge la riluttanza degli interessati a presentare una denuncia. Secondo gli esperti, molti evitano di recarsi alla polizia per paura di ritorsioni o diffidenza nei confronti delle autorità preposte all’applicazione della legge. Inoltre, ci sono molti reati che si trovano al di sotto del limite di punibilità. Se qualcuno viene chiamato “Tu Ebreo” in modo minaccioso, questo non è ancora un fatto punibile e di conseguenza non appare nelle statistiche della polizia criminale.

Tommaso dal Passo