GERMANIA. I capi delle spie a convegno

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I capi dei servizi segreti europei hanno lanciato l’allarme sui futuri rischi per l’Europa. La Russia sta attivamente cercando di indebolire le democrazie occidentali con disinformazione, attacchi informatici e spionaggio tradizionale. I capi delle agenzie di intelligence nazionali britanniche e tedesche, dell’Unione europea e i responsabili della sicurezza della Nato, hanno individuato Mosca come la principale fonte di minacce ibride per l’Europa, citando i tentativi di manipolare le elezioni, rubare dati sensibili e il tentativo di colpo di stato in Montenegro, riporta Ap. 

«Il nostro rispetto per il popolo russo (…) non può e non deve impedirci di richiamare e respingere le flagranti violazioni del Cremlino alle regole internazionali», ha detto il capo del britannico MI5, Andrew Parker, a un raduno dell’intelligence a Berlino. Il capo dei servizi segreti interni della Germania, Hans-Georg Maassen, ha detto che il BfV incolpa le autorità russe di aver orchestrato un attacco informatico volto a rubare dati sensibili in modo che possa essere utilizzato in future campagne di intelligence, come quello che è successo con il Comitato nazionale democratico statunitense nel 2016. Maassen ha detto che le autorità tedesche sono particolarmente preoccupate per il possibile finanziamento di gruppi estremisti che mirano a dividere le società europee e ha chiesto una maggiore consapevolezza sugli attacchi ibridi per contrastare simili minacce.

Julian King, commissario per la sicurezza dell’Ue, ha avvertito che i social media hanno la capacità di amplificare la disinformazione, citando il caso di Cambridge Analytica e la manipolazione delle elezioni. Ha anche affermato che la Commissione europea sta collaborando con aziende dei social media come Facebook e Twitter per informare meglio gli utenti sul perché vedono determinati post e chi li sta pagando, per proteggere dalle campagne di disinformazione di gruppi o governi al di fuori del paese.

I capi dell’intelligence hanno anche notato la continua minaccia rappresentata dall’estremismo islamista e la necessità di cooperare strettamente tra le agenzie europee, nonostante la Brexit. Parker ha detto che le agenzie di sicurezza hanno sventato 12 complotti terroristici nel Regno Unito da quando il Parlamento è stato attaccato nel marzo 2017. «Restiamo fermamente e assolutamente impegnati a collaborare con i partner europei”», ha detto, chiedendo che la cooperazione per la sicurezza sia sancita nei futuri trattati tra la Gran Bretagna e l’Ue.

Tommaso dal Passo