La città tedesca di Düsseldorf ha rivelato la scorsa settimana di aver restituito un dipinto del XVIII secolo agli eredi di una famiglia ebrea che lo possedeva durante la Seconda guerra mondiale.
Otto e Julie Klein, due grossisti di vino ebrei, fuggirono da Vienna il 13 marzo 1938, durante l’Anschluss, o l’annessione dell’Austria alla Germania nazista. Lasciando i loro affari e la loro casa, la famiglia fuggì a Budapest, riporta ArtNews.
Rapidamente sequestrati dai nazisti, i loro beni, tra cui una ricchezza di dipinti, finirono all’asta a Düsseldorf. La famiglia non ha avuto accesso ai proventi della vendita, ma due opere, tra cui un paesaggio del XVIII secolo di Johann Christian Brand, è stato restituito dalla città agli eredi della coppia. Brand era un pittore austriaco influente alla fine dell’era barocca. Il dipinto restituito, intitolato Paesaggio, è riapparso in un’asta di pignoramento al Dorotheum, una delle principali case d’asta dell’Europa centrale.
L’opera languiva nella collezione d’arte comunale dal 1940, probabilmente tramite il mercante d’arte di Düsseldorf Hans Bammann. L’intera collezione è stata sottoposta a revisione nel tentativo di identificare i pezzi che sono stati presi ai loro legittimi proprietari durante l’occupazione.
Il paesaggio di Brand è stato elencato nel Lost Art Database, un registro di oggetti culturali che sono stati rimossi dai loro proprietari dai nazisti. Il database cerca di ricreare la provenienza dei suoi beni, un compito spesso difficile, a causa della mancanza di documentazione in molti casi. L’intera portata delle opere d’arte trafficate dai nazisti tra il 1933 e il 1945, e più tardi dalle commissioni di trofei sovietiche, è ancora sconosciuta.
Nella stessa settimana, il ministro della Cultura francese Roselyne Bachelot ha annunciato che il governo francese prenderà provvedimenti per restituire un dipinto di Gustav Klimt agli eredi del suo proprietario più di 80 anni dopo che è stato venduto sotto costrizione durante la Seconda guerra mondiale.
La proprietaria originale austro-ebraica del dipinto, Nora Stiasny, fu uccisa in Polonia nel 1942. Fu costretta a vendere Rosiers sous les arbres di Klimt, circa 1905, un paesaggio astratto con un albero di mele, dopo l’annessione dell’Austria da parte del regime nazista nel 1938.
Anna Lotti