GERMANIA. Daimler taglia 10.000 posti di lavoro

271

La casa automobilistica tedesca Daimler ha detto il 29 novembre che avrebbe tagliato almeno 10.000 posti di lavoro in tutto il mondo, l’ultimo di un’ondata di licenziamenti che affliggono un’industria automobilistica tedesca già in difficoltà mentre cerca di passare all’elettrico. Mercedes-Benz ha dichiarato di voler risparmiare 1,4 miliardi di euro in costi del personale entro la fine del 2022, in quanto entra nella gara dell’elettrico ed intende investire somme più grandi nello sviluppo di auto più verdi e più intelligenti del futuro. «Il numero totale a livello mondiale sarà a cinque cifre», ha detto il capo del personale Daimler Wilfried Porth, riporta Afp.

Il gruppo tedesco ha detto in una dichiarazione precedente che “migliaia” di posti di lavoro sarebbero stati eliminati entro la fine del 2022, dopo aver concluso un accordo con i rappresentanti dei lavoratori. L’abbattimento include la riduzione dei posti di lavoro manageriale del 10 per cento, ha detto Daimler, che secondo quanto riferito ammonta a circa 1.100 posizioni in tutto il mondo. «L’industria automobilistica è nel bel mezzo della più grande trasformazione della sua storia (…) Lo sviluppo verso una mobilità a zero emissioni di CO2 richiede grandi investimenti», ha detto Daimler in un comunicato.

Insieme ad altri produttori, Daimler si sta preparando per prepararsi alle nuove e severe norme Ue sulle emissioni che entreranno in vigore l’anno prossimo, costringendola ad accelerare il costoso passaggio alle auto elettriche a emissioni zero e agli ibridi plug-in.

Il gruppo, che dà lavoro a 304.000 persone in tutto il mondo, ha dichiarato che i tagli di posti di lavoro sarebbero stati ottenuti attraverso il ricambio naturale, i programmi di prepensionamento e le indennità di licenziamento. L’annuncio di Daimler arriva quando l’industria automobilistica tedesca viene colpita dalle tensioni commerciali, dall’indebolimento della domanda cinese e da prospettive economiche sempre più oscure.

Altre grandi case automobilistiche hanno già presentato nei mesi scorsi piani di taglio di circa 30.000 posti di lavoro nel settore nei prossimi anni. L’Audi ha dichiarato di voler tagliare 9.500 posti di lavoro, seguita da più di 5.000 alla Volkswagen, circa 5.500 alla Continental, mentre Bosch punta a tagliare più di 2.000 posti di lavoro. Ford prevede di eliminare circa 5.000 posti di lavoro solo in Germania.

I motori elettrici richiedono meno parti e sono meno complicati da assemblare rispetto ai motori a combustione interna, e quindi meno personale. Ma nel contempo dovrebbero essere creati migliaia di nuovi posti di lavoro ad alta tecnologia che saranno creati anche nell’era elettrica per rendere le auto più autonome e collegate alla Rete. Si parla di un totale di 125.000 nuovi posti di lavoro.

Antonio Albanese