GERMANIA. Cosa accade a Berlino? Il dopo Merkel è sempre più incerto

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La Germania di fatto ha bloccato il 26 marzo il Recovery Fund, dimostrando una grande scollatura politico-sociale. Cosa sta accedendo a Berlino? Ripubblichiamo il testo del servizio che accompagna il podcast della nuova puntata di Risiko, per ascoltarlo cliccate qui.

Nella Germania di Angela Merkel soffia vento di crisi, e le ragioni di questa frattura interna non riguardano soltanto le conseguenze generate dalla pandemia Sars-Cov2. La “locomotiva d’Europa” si trova oggi a dovere gestire una protesta sociale che rappresenta una profonda sfiducia nelle Istituzioni, soprattutto nei confronti dei partiti che fino ad oggi hanno tenuto le redini del paese.

I risultati delle recenti elezioni nei Land di Renania-Palatinato e Baden-Württemberg, rappresentano una disfatta per la Cancelliera e per i partiti della coalizione (CDU-CSU e SPD). In generale, le continue manifestazioni popolari di protesta, sommate agli scandali e al malaffare dietro la gestione del Covid, stanno mettendo a dura prova la tenuta sociale della Germania.

E non è tutto. L’ultimo Rapporto della BfV, l’intelligence nazionale tedesca, mette in guardia dagli attacchi di gruppi di estremisti di destra, di sinistra e di matrice jihadista, considerati una minaccia per la sicurezza democratica. Questi gruppi, infatti, stanno approfittando del clima di tensione che si è creato a seguito delle chiusure imposte dal Covid, per infiltrarsi nelle manifestazioni di protesta e propagare la loro azione. Ed è di questi giorni, la notizia della conclusione di una grande operazione nazionale contro un’organizzazione radicale islamica che si fa chiamare Jama’atu Berlin.

A questa situazione interna, si vanno a sommare questioni diplomatiche “esterne” di grande impatto in ambito internazionale. Proprio in questi giorni, gli Usa hanno minacciato sanzioni contro Germania in ragione della costruzione del super gasdotto NordStream2 che, secondo l’amministrazione Biden, porterebbe l’Europa ad essere troppo dipendente dalla Russia. Insomma, tra malcontento interno e tensioni internazionali, la situazione in Germania appare esplosiva. Soprattutto, rischia di sfuggire di mano.

Il fatto che la Cancelliera Merkel abbia dovuto fare pubblica ammenda per l’annuncio ( poi ritirato) di un lockdown duro durante le festività pasquali, se da un lato denota un’ammirevole lucidità politica da parte della Cancelliera, dall’altra dimostra la fragilità sociale in cui si trova oggi la Germania. E, memori delle “primavere arabe”, sappiamo che quando la miccia si accende in uno Stato, il fuoco delle proteste si propaga praticamente ovunque nello stesso Continente.

Buon ascolto!

Cristina Del Tutto