GERMANIA. Cannoni laser per le navi tedesche entro il 2021

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Due compagnie dell’industria della difesa tedesca, Mbda Deutschland e Rheinmetall hanno ottenuto un contratto federale per costruire e sviluppare un dimostratore di armi laser che sarà testato in mare. La tempistica del progetto è ambiziosa, con fabbricazione, assemblaggio e installazione da completare entro la fine di quest’anno, con test in “condizioni quasi operative”, e il primo per una fregata tedesca. In linea con la policy tedesca verso tutto ciò che riguarda la Difesa, il comunicato stampa di Mbda ha sottolineato la natura difensiva dell’arma e il potenziale di danno collaterale minimo del laser.

Non è il primo progetto laser europeo, comunque. Mbda, una joint venture internazionale tra Airbus, Bae Systems e Leonardo, ha anche svelato il dimostratore di torretta laser Dragonfire costruito per il ministero della Difesa del Regno Unito nel 2017. Inoltre, l’azienda ha anche aperto un impianto di test laser nel 2019.

I laser hanno il potenziale per rivoluzionare la guerra, soprattutto da un punto di vista difensivo. Uno dei chiari vantaggi è economico: piuttosto che spendere missili che costano ovunque da decine di migliaia a milioni di dollari per la produzione, un laser dipende solo dall’uscita elettrica, che può essere generata per meno di un dollaro a colpo, riporta 1945.

C’è anche un vantaggio di capacità: le torrette laser potrebbero in teoria sparare un numero infinito di fasci e non sarebbero limitate dallo spazio di stoccaggio a bordo come nel caso di missili e altre munizioni. E viaggiare alla velocità della luce darebbe naturalmente alle piattaforme dotate di laser il tempo di reazione più veloce possibile.

Uno dei fattori che limitano i laser sono le condizioni atmosferiche. Umidità, polvere e pioggia possono degradare la potenza del raggio laser e limitarne l’efficacia. Anche l’aria attraverso cui viaggia un raggio laser può assorbire parte dell’energia del laser e degradare la forza del raggio, un fenomeno noto come blooming termico.

Non sono solo i tedeschi a voler dotare le loro navi da guerra di armi di nuova generazione. Anche i programmi laser degli Stati Uniti stanno andando a ritmo serrato e potrebbero vedere i cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke presto equipaggiati con nuovi potenti laser.

Il programma laser americano è progredito costantemente, una strategia di sviluppo che ha visto laser di potenza sempre più alta testati in mare piuttosto che aspettare di mettere in campo un design completamente maturo. Oggi, l’Helios (High Energy Laser with Integrated Optical-dazzler and Surveillance weapon) della Lockheed Martin, è l’arma più potente dell’azienda per potenza di uscita.

Il progetto Helios si basa sulla ricerca che la Marina ha fatto nel 2014, in cui il loro laser dimostratore Naval Weapon System ha “fritto” una serie di obiettivi mentre era in mare.

Tommaso Dal Passo