GERMANIA. Berlino chiede la revisione del diritto di asilo per i rifugiati

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Con la creazione dell’area Schengen nel 1995, le frontiere interne in Europa sono state ridotte a linee immaginarie, a due condizioni: in primo luogo, si dovrebbe garantire che non vi siano troppi non europei che attraversano il confine esterno della zona senza autorizzazione; in secondo luogo, i viaggiatori non autorizzati non europei dovrebbero essere rispediti nello Stato membro dell’Ue che ne è responsabile all’interno dell’Ue.

Mentre le frontiere interne sono state rapidamente smantellate, le altre due misure non hanno mai funzionato correttamente. Ciò è diventato più evidente dal 2015, quando più di un milione di persone sono giunte illegalmente, cioè senza visto, in Europa e la maggior parte di loro ha continuato a viaggiare verso i loro paesi di preferenza, riporta Die Welt.

La Germania, oggi, è l’obiettivo principale. Al culmine della crisi migratoria, il governo federale ha deciso di non respingere nessuno che si dichiarasse alla ricerca di protezione. Anche se la polizia federale riconoscesse che un migrante in ingresso ha già una procedura di asilo in un altro paese dell’Ue, non può impedirgli di entrare nel paese; così, il nuovo arrivato può chiedere asilo in Germania.

A questo si aggiunge il fenomeno dei rifugiati già riconosciuti in altri Stati dell’Ue, che tuttavia presentano domanda di asilo in Germania: è un numero più che raddoppiato nel 2017 rispetto all’anno precedente, attestandosi a 8210. I tribunali amministrativi tedeschi, sovraccarichi di lavoro, criticano il fenomeno dell’”asylum shopping”, e quindi il proseguimento non autorizzato del viaggio di presunte o effettive persone bisognose di protezione verso i paesi preferiti. 

Secondo il Freie Demokratische Partei, Fdp – Partito Liberal-Democratico, nel 2017 i partner Ue responsabili volevano rimpatriare quasi 47.000 migranti non autorizzati dalla Repubblica federale tedesca, ma solo circa 7.000 erano stati effettivamente trasferiti, un divario incomprensibile, per il Fdp che vorrebbe il governo federale a renderne conto in Parlamento, perché è chiaro un deficit di applicazione da parte delle autorità tedesche. Fdp accusa poi anche altri Stati membri dell’Ue che non accolgono i rifugiati in modo dignitoso e che dovrebbero subire delle conseguenze per questo e chiede una revisione del diritto di asilo in Germania. 

Su simili posizioni i Verdi, secondo cui l’Europa ha bisogno di un sistema di asilo uniforme e a prova di crisi e di un’equa distribuzione tra gli Stati membri. 

Antonio Albanese