Berlino ha congelato tutti gli aiuti militari aggiuntivi all’Ucraina a causa di vincoli di bilancio.
Berlino, che è il principale fornitore europeo di aiuti militari a Kiev, aveva già segnalato un cambio di rotta nei confronti dell’Ucraina il mese scorso, quando la coalizione di governo dei socialdemocratici, dei verdi e dei liberali ha adottato un accordo preliminare su una bozza di bilancio per il 2025, riporta Politico, dettagliando i piani per dimezzare l’assistenza futura all’Ucraina a 4 miliardi di euro per soddisfare altre priorità di spesa.
Stando a quanto riporta il Frankfurter Allgemeine Zeitung il 18 agosto, questa decisione, sostenuta dal cancelliere Olaf Scholz, è stata ordinata dal ministro delle finanze Christian Lindner e limita i nuovi finanziamenti per le esigenze militari dell’Ucraina ai pacchetti di aiuti che sono già stati annunciati, senza prevedere nessun fondo aggiuntivo per i prossimi anni. La Germania sta quindi restringendo il suo bilancio poiché il ministro delle Finanze liberale Christian Lindner cerca di aderire al freno costituzionale al debito che limita la quantità di nuovo debito che il governo può contrarre, riporta Euractiv.
La presenza ucraina ha poi pubblicato un messaggio sui social media dicendo che gli aiuti finanziari all’Ucraina da parte della Germania non sarebbero stati sospesi, riporta BneIntelliNews. La decisione finale spetta al Bundesrat, il parlamento, che non ha ancora preso una decisione.
Tuttavia, le recenti rivelazioni sulla distruzione dei gasdotti Nord Stream che hanno individuato personale ucraino dietro la distruzione degli stessi che appartenevano alla Germania e che rappresentavano la principale fonte di energia del paese, potrebbero complicare le cose.
Gli Stati Uniti hanno approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 61 miliardi di dollari il 20 aprile scorso, ma è considerato l’ultimo grande aiuto finanziario che gli Stati Uniti contribuiranno allo sforzo bellico di Kiev.
L’Ue ha approvato un pacchetto di sostegno quadriennale da 50 miliardi di euro a febbraio e sta assumendo il ruolo di principale fonte di finanziamenti per l’Ucraina; esiste inoltre il piano del G7 che vede l’utilizzo di 50 miliardi di dollari coperto dagli interessi sui 300 miliardi di dollari di riserve congelate della Banca centrale russa. Il porla sta altrove però: l’Ucraina è a corto di uomini e materiali oltre che di denaro e il prestito non è previsto prima dell’autunno 2024.
La decisione della Germania arriva nel momento peggiore per l’Ucraina, che sta lentamente perdendo terreno rispetto alle Forze armate russe in avanzata all’interno dell’Ucraina.
Il Ministro tedesco Lindner ha sottolineato che i futuri aiuti all’Ucraina dovrebbero essere finanziati tramite il pacchetto da 50 miliardi di dollari recentemente concordato dal G7. Tuttavia, il prestito da 50 miliardi di dollari resta impantanato nelle dispute su come il denaro verrà distribuito dai paesi contributori e la Germania si è opposta alla partecipazione affermando di aver già contribuito con 37 miliardi di euro al bilancio di guerra dell’Ucraina e sottolinea di essere già il maggiore contributore al pacchetto quadriennale da 50 miliardi di euro concordato all’inizio di quest’anno.
Il blocco dei nuovi aiuti militari avrebbe causato notevoli tensioni all’interno del governo tedesco. I ministri della Difesa, Boris Pistorius, degli Esteri Annalena Baerbock e il vice cancelliere e ministro degli Affari economici Robert Habeck si sono fortemente opposti al provvedimento. Il governo federale ha negato il blocco dicendo che gli aiuti all’Ucraina sono stati limitati a 4 miliardi di euro nel bilancio è perché ci saranno aiuti aggiuntivi da un altro bilancio. Berlino poi ha stanziato solo 3 miliardi di euro per il 2026 e 500 milioni di euro sia per il 2027 che per il 2028. Di conseguenza, il prestito G7 da 50 miliardi di dollari diventa una fonte cruciale di finanziamento per Kiev.
Secondo la lettera che Lindner ha scritto ai ministeri degli esteri e della difesa, “nuove misure” possono essere adottate solo se “i finanziamenti sono garantiti”; il 18 agosto, il ministero delle Finanze ha fatto una leggera marcia indietro, affermando che nonostante la mancanza di fondi, avrebbe “esaminato la fornitura a breve termine di fondi aggiuntivi”. Tuttavia, l’Ucraina dovrebbe giustificare le sue esigenze aggiuntive “per rispettare tutte le normative di bilancio e per poter richiedere l’autorizzazione dal Bundestag tedesco su questa base”.
Dietro tutto c’è la sentenza del 15 novembre 2023 della Corte costituzionale federale, che ha dichiarato incostituzionale il secondo bilancio supplementare. Il governo federale e i 16 stati federali sono obbligati a pareggiare i loro conti, rendendo molto difficile l’assunzione di nuovi prestiti.
Mentre l’attuale piano di bilancio per il 2025 prevede 4 miliardi di euro di sostegno all’Ucraina, questi beni sono già stati promessi e non si intravedono nuovi soldi per il sostegno futuro.
Antonio Albanese
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