Georgia al voto

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GEORGIA – Tblisi. 27/10/13. Tre i super favoriti per le elezioni presidenziali che si svolgeranno oggi in Georgia. Margvelashvily George, David Bakradze e Nino Burjanadze, almeno questo è quanto mostrano i sondaggi. I politologi sostengono che non sia da escludere il ballottaggio. I candirai alla presidenza sono in tutto 23.

 

Secondo il caucasian knot, i preferiti dai cittadini, intervistati per strada, nella rosa dei vincitori vi sarebbero: il candidato della coalizione di governo “Sogno georgiano”, l’ex ministro dell’Istruzione e della Scienza di George Margvelashvily , il candidato del filo-presidenziale “Movimento Nazionale Unito” (UNM), ex Presidente del Parlamento David Bakradze e il leader del “Movimento Democratico – United Georgia “, ex speaker del parlamento Nino Burjanadze, il preferito dagli analisti politici locali sin dall’inizio.

Quello che cambia tra un sondaggio ed un altro è la preferenza dei voti. Secondo un sondaggio di opinione del Centro “Psihoproekt” tenutosi 13-18 ottobre, commissionata dalla coalizione “Sogno georgiano”: il 67% dei georgiani ritengono che le elezioni presidenziali vince George Margvelashvily, 7% prevede la guida di David Bakradze, e il 5% presagire la vittoria Nino Burjanadze. La domanda era: “Nonostante la vostra scelta, pensi, chi vincerà le elezioni?”

Per quanto riguarda gli altri candidati, solo l’1% degli intervistati ritiene che le elezioni vincerà Targamadze. Si è rifiutato di dare un’opinione l’1% degli intervistati, mentre il 18% degli intervistati non ha avuto una risposta a una domanda, quella del “Caucasian Knot” con riferimento ai risultati di un sondaggio pubblicato il 24 ottobre sulla rivista “Tabula”.

La seconda domanda di ricerca in questione il sostegno degli elettori, ha mostrato che i sostenitori di George Margvelashvily sono il 57,6% degli intervistati, David Bakradze, pronti a dare il loro voto al 11,8%, Nino Burjanadze – 7,1% degli elettori. Seguono Natelashvili con il 3,1% Kirtadze con il 2% Targamadze con il 1,7% dei voti. 4,7% degli intervistati ha dichiarato che a loro non piace nessuno dei candidati, non vi è alcuna risposta nel 2,4% dei residenti intervistati, e il 10,3% degli intervistati ha rifiutato di rispondere alla domanda. In totale, hanno partecipato 1.607 persone.

Secondo lo studio dell’opinione pubblica condotta per il “Movimento Nazionale Unito” ricerca condotta negli Stati Uniti da Greenberg, Quinlan, Rosner Research, per capire chi sarà il vincitore delle elezioni presidenziali, con alta probabilità, sarà necessario tenere un secondo turno, che vedrà Margvelashvily George e David Bakradze il lizza per la presidenza. Secondo questa ricerca al primo turno riceveranno il 48% e il 23% dei voti, rispettivamente.

In questo caso, un quinto degli intervistati (18%) non sa chi votare. Sondaggio statunitense condotto dal 5 all’11 ottobre, come pure il centro “Psihoproekt” sul territorio della Georgia, tranne l’Ossezia del Sud e Abkhazia, sono state intervistate 1.477 persone, dall’agenzia “Georgia on-line”.

Un dato interessante rilevato dal giornale caucasico è che per molti intervistati le elezioni presidenziali non sono un dato rilevante per il paese. «Alcuni – si legge nella testata caucasica – hanno detto di andare alle urne il 27 ottobre, e alcuni hanno detto che non ritengono che andare alle urne sia importante».

Descrivendo la situazione pre-elettorale nel paese, gli analisti politici georgiani puntano alla lotta ineguale dei candidati, così come fonte di equilibrio tra le forze politiche. Per esempio, il ricercatore, professore ed ex capo delle missioni diplomatiche nei paesi baltici, in Georgia, Zurab Marshania ritiene che le prossime elezioni saranno uniche nella storia della Georgia.
«Queste elezioni sono uniche e che hanno aspettative molto alte e, naturalmente, saranno veramente libere»

A capire che il vento è girato anche l’attuale primo ministro della Georgia, Bidzina Ivanishvili, che ha consigliato a George Margvelashvily di non partecipare al secondo turno delle elezioni durante una tavola rotonda, inoltre Ivanishvili poi detto di che rimarrà deluso se il candidato del governo non vince al primo turno delle elezioni: Il premier ritiene che il candidato governativo otterrà il 60% dei voti.
Tra i timori dei candidati non presidenziali quello della non trasparenza. Perché se è vero da un lato che tutti i candidati alla presidenza della Georgia avevano una strategia diversa nella pubblicità, è anche vero che solo il candidato governativo ha utilizzato i fondi del governo per farsi pubblicità. Uno dei principali problemi che gettano un’ombra nel periodo delle elezioni in Georgia, secondo l’organizzazione “Transparency International Georgia” è l’uso di risorse amministrative per la campagna elettorale. «Alcuni funzionari pubblici sono stati visti mentre partecipavano alla campagna, altri sono sotto pressione dei leader dei comuni del distretto»- ha detto il direttore esecutivo della Ong Eka Gigauri.