GEORGIA. Mosca apre una base in Abkhazia

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Badra Gunba, presidente della regione separatista georgiana dell’Abkhazia, ha annunciato che Mosca intende costruire una “base di supporto tecnico” per la flotta russa del Mar Nero a Ochamchire, sulla costa abkhaza del Mar Nero

La notizia, riportata da fonti georgiane e confermata da Gunba in un’intervista alla TASS, rappresenta una conferma di quanto si andava ipotizzando da tempo. Nell’ottobre 2023, l’allora presidente abkhazo, Aslan Bzhaniya, dichiarò che la Russia avrebbe istituito una base navale permanente a Ochamchire nel “prossimo futuro”, riporta BneIntelliNews; la base secondo altre fonti, sarebbe stata destinata a fungere da “luogo di dispiegamento permanente” per alcune parti della flotta russa del Mar Nero. Ochamchire è un piccolo porto che ospita un terminal per il carbone e una divisione della Guardia Costiera del Servizio di Sicurezza Federale russa, FSB.

La maggior parte della flotta russa del Mar Nero era precedentemente di stanza a Sebastopoli, in Crimea, ma i ripetuti attacchi missilistici ucraini hanno spinto Mosca a cercare una sede alternativa per la base.

Nella sua intervista, Gunba ha sottolineato come il progetto mirasse a “rafforzare ulteriormente la cooperazione” tra Abkhazia e Russia, e in particolare tra i ministeri della Difesa dei due Paesi.

Secondo il presidente abkhazo, gli accordi di costruzione sono già stati firmati.

Nel suo rapporto del 2024, il Servizio di Sicurezza dello Stato della Georgia ha anche affermato “con alta probabilità” che i piani della Russia nella regione occupata non sono legati alla costruzione di una base navale permanente. Ha affermato che i lavori sarebbero parte di un progetto per la costruzione di un “terminal per il trasporto container”, riporta Civil. ge

A seguito di una breve, ma disastrosa guerra tra Georgia e Russia nell’agosto 2008, quest’ultima ha dichiarato il riconoscimento dell’Abkhazia, così come dell’Ossezia del Sud, come repubbliche autonome, stabilendo una presenza militare in entrambe. Per la maggioranza della comunità internazionale, l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud rimangono parte del territorio sovrano georgiano.

Il porto sul Mar Nero potrebbe diventare un’importante base per la Marina russa, fungendo da rifugio sicuro dai droni di superficie ucraini. Ufficialmente, tuttavia, è territorio georgiano, il che rende la mossa politicamente audace e complessa, riporta Naval News. La base attualmente ospita già diverse piccole motovedette dell’FSB.

La ​​presenza di una base navale russa potrebbe influire sui piani della Georgia di sviluppare un moderno porto in acque profonde ad Anaklia, circa 30 km a sud di Ochamchire. Questo progetto multimiliardario mirerebbe a rendere la Georgia un hub di transito internazionale indipendente per le merci tra la Cina e l’Unione Europea. Originariamente guidato da un consorzio georgiano-americano, il progetto è stato annullato dal governo georgiano nel 2020 a causa delle controversie politiche interne e dei rapporti più stretti tra la Russia e il partito al governo, Georgian Dream. Nel maggio 2024, il progetto portuale è stato riavviato, ora guidato da un consorzio cinese.

Foto satellitari recenti, riporta il WSJ, mostrano cambiamenti osservati alla base di Ochamchire: la comparsa di diverse nuove fondamenta, la bonifica di terreni per lo sviluppo edilizio e un nuovo perimetro che amplierebbe significativamente l’area della base. A est del porto, dove i binari ferroviari entrano nella base militare, circa nove acri di terreno sono stati bonificati e, nelle ultime settimane, è in costruzione quella che sembra essere una grande fondazione in cemento di circa 100 x 40 metri.

Antonio Albanese

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