Gazprom: il gas Usa non sostituisce quello russo

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RUSSIA – Mosca 07/04/2014. Per l’Ucraina, il gas statunitense non può essere un’alternativa a quello russo per la mancanza di «strumenti di esportazione» validi nel breve periodo, ha detto Sergey Kupriyanov portavoce di Gazprom in una intervista rilasciata al canale televisivo Rossiya 24, il 5 aprile.

Kupriyanov ha sottolineato che le affermazioni delle autorità ucraine sulla possibile importazione di gas naturale liquefatto (Gnl), dagli Stati Uniti sono «populismo politico» e non possono avere alcun effetto sui prezzi che Gazprom pratica a Kiev. Kupriyanov ha richiamato l’attenzione sul fatto che non vi è alcuna flotta di navi cisterna per il trasporto di gas dagli Stati Uniti, mentre la creazione di una flotta del genere richiederebbe molto tempo e grandi capacità cantieristiche navali. Il portavoce di Gazprom ha sottolineato che le affermazioni delle autorità di Washington circa il rifornimento di Gnl made in Usa a Kiev, difficilmente costerebbero meno del gas russo. Il Primo Ministro ad interim Arsenij Yatsenyukin precedenza ha mosso all’Ue e agli Stati Uniti la richiesta di organizzare forniture temporanee di gas all’Ucraina. «Siamo in attesa della decisione da parte dei nostri partner europei, tra cui un operatore in Slovacchia con tutte le capacità tecniche per effettuare forniture temporanee. Mi auguro che quest’operatore non ceda alle pressioni », ha aggiunto Yatsenyuk. Secondo diverse stime, l’Ucraina potrebbe tecnicamente arrivare a ricevere fino a 20 miliardi di metri cubi di gas da Slovacchia, Polonia e Ungheria. Secondo i calcoli ufficiali di Kiev, il gas costerebbe tra i 100 ed i 150 dollari di meno che l’equivalente russo . Yatsenyuk ha anche dichiarato che il gas europeo per l’Ucraina potrebbe costare circa 350 dollari a metro cubo. A partire dal 1 aprile, Gazprom ha aumentato i prezzi del gas per l’Ucraina dai 100 dollari per 1.000 metri cubi . Poiché la Crimea è parte della Federazione Russa, Mosca insiste anche sul ritiro dello sconto a Kiev, che era stato fatto a condizione che la Flotta del Mar Nero della Russia rimanesse nel porto di Sebastopoli, in Crimea appunto. Su queste basi l’Ucraina dovrà pagare 485,50 dollari per 1.000 metri cubi di gas.