Estonia: No al Nord Stream AG

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Continuano le tensioni tra repubbliche baltiche e Russia. Notizia di oggi, il Governo dell’Estonia, secondo il  Ministro della Difesa Urmas Reinsalu, dovrebbe ridursi partecipazione alla seconda fase del progetto di gasdotto Nord Stream. Lo scritto in una lettera, la settimana scorsa, al ministro degli Esteri estone Urmas Paet.

La lettera esprime un parere negativo alla richiesta del consorzio Nord Stream AG di condurre indagini nella zona economica esclusiva dell’Estonia. Il Ministro per la difesa ha addotto problemi di sicurezza, secondo cui in caso di bombardamento il gas dotto passerebbe troppo vicino alle coste dell’Estonia. La richiesta del Nord Stream AG riguarda la seconda line di gas che dovrebbe portare il gas dalla Russia alla Germania passando per il mar Baltico. Reinsalu sottolinea nella lettera al ministro per gli Esteri che un’analisi dettagliata mostra che il passaggio di Nord Stream AG nella zona economica esclusiva estone avrebbe un influsso non positivo: «l’uso e la manutenzione del gas dotto porterebbe a una serie di rischi per la sicurezza». Già nel 2007 l’Estonia si era rifiutata di dare il nulla osta al passaggio della seconda linea il governo giustificando la sua decisione sul fatto che per dare il via libera doveva approfondire le sue conoscenze sull’azienda che stava realizzando il gas dotto e ancora doveva approfondire la conoscenza sulle risorse minerarie di Estonia. Un’altra giustificazione data è quella che il gasdotto avrebbe avuto un impatto negativo del Mar Baltico e sulla fauna selvatica.