Flussi finanziari e terrorismo sul tavolo del G20

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GIAPPONE – Tokyo 08/02/2015. Il ministro giapponese delle Finanze, Taro Aso, ha detto il 6 gennaio che discuterà di come prevenire il finanziamento dei gruppi terroristici con i suoi omologhi del G20 durante il prossima meeting di Istanbul.

«Due cittadini giapponesi sono stati vittime del terrorismo (…) I terroristi non possono agire senza fondi”, ha detto Aso in una conferenza stampa. Le dichiarazioni di Aso arrivano sulla scia delle decapitazioni dei due cittadini giapponesi da parte dello Stato islamico, il 24 gennaio e il 1° febbraio che ha minacciato di uccidere altri cittadini giapponesi «ovunque si trovino». Prima dell’esecuzione degli ostaggi, il Giappone aveva già approvato una legge per bloccare le transazioni finanziarie e immobiliari da parte di individui e organizzazioni coinvolte nel terrorismo internazionale, compreso lo Stato Islamico e Al Qaeda. Secondo l’agenzia di stampa Kyodo, Aso ha anche detto che nel corso della riunione dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali in occasione del vertice G20 (9 febbraio) a Istanbul, il Giappone dimostrerà la sua gratitudine a tutti i paesi del Medio Oriente che hanno collaborato al tentativo di liberare i due ostaggi. Nel campo macroeconomico, Aso ha detto che ad Istanbul si discuterà anche della “ripresa economica” in Giappone, avvenuta grazie al programma di riforma del primo ministro Shinzo Abe, popolarmente conosciuto come “Abenomics”. Aso ha anche detto che avrebbe spiegato gli sforzi del suo Governo per migliorare la salute fiscale del Giappone, che è stata la peggiore nel mondo sviluppato, con il debito pubblico più del doppio il suo Pil.